Il traffico aereo in Cina è già tornato ai livelli pre-Covid

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MALPENSA – Il traffico aereo in Europa perde il 57% di voli rispetto a un anno fa e a Malpensa, a ottobre, è scomparso il 75% dei passeggeri che nello stesso mese del 2019 affollavano i due Terminal. Colpa del Covid. Ma proprio dove il virus ha avuto origine, gli aeroporti sono tornati a funzionare a pieno regime: in Cina il numero di voli ha praticamente già raggiunto i livelli pre-pandemia.

In Cina si vola

Il grafico elaborato da Eurocontrol mostra che, dopo il picco di febbraio, il traffico aereo in Cina è tornato a crescere gradualmente fino ad avvicinarsi ai livelli pre-Covid. La quota mancante è relativa ai viaggi internazionali da e verso la Cina, che restano decisamente limitati, principalmente a causa delle restrizioni sugli arrivi internazionali che il governo cinese mantiene in vigore.
Il traffico domestico invece non soltanto è stato recuperato, ma addirittura ha superato i livelli del 2019. Secondo i dati ufficiali dell’Aviazione civile cinese, infatti, a settembre ci sono stati un totale di 371.000 voli passeggeri all’interno dei confini cinesi, in aumento del 3,5% rispetto a dodici mesi prima. E a ottobre i numeri sono ancora più alti, grazie al boom di prenotazioni nella “Settimana d’oro” spinto da offerte turistiche promozionali e dall’ottimismo che si respira in Cina per essere riusciti a mantenere sotto controllo la diffusione della pandemia, che ha avuto origine nella provincia di Hubei prima di diffondersi nel mondo.

Air china malpensa

Il confronto con l’Europa

Il mercato del trasporto aereo domestico cinese è il secondo al mondo dopo quello degli Stati Uniti, dove però la flessione è ancora notevole. Proprio come in Europa, dove, dopo il crollo di marzo e la temporanea ripresa estiva, i livelli pre-Covid oggi sono ancora lontanissimi. Eurocontrol stima circa 13.500 voli a settimana che rappresentano soltanto il 42.9% del 2019.

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