LEGNANO – Quattro ospiti della Rsa Sant’Erasmo di Legnano, contagiati dal virus e assistiti nella Rsa, sono guariti e negativizzati. Dall’inizio della seconda ondata, altri cinque ospiti colpiti dal Covid-19 non ce l’hanno fatta e sono deceduti negli ospedali. «Restiamo ben consapevoli – commentano nel darne notizia il presidente Domenico Godano e il direttore generale Livio Frigoli (da destra nella foto in alto) – di dover mantenere alta l’attenzione e scrupoloso il rispetto dei protocolli sanitari. Tutta la Rsa è, infatti, ancora costantemente impegnata nel contenimento del contagio: solo negli ultimi quindici giorni la Fondazione Sant’Erasmo ha effettuato 160 tamponi molecolari e 102 tamponi rapidi antigenici su ospiti e operatori».
Sei ospiti positivi su 107
Ad oggi, giovedì 19 novembre, su 107 ospiti 6 sono positivi. Tre sono ricoverati in ospedale perché sintomatici, ma i responsabili della struttura confidano che possano rientrarvi a breve, mentre gli altri tre sono assistiti in Rsa nella Zona Rossa, appositamente isolata dal resto della struttura e con personale dedicato e continuamente aggiornato per garantire le cure più appropriate. «Possiamo anche contare – precisano Godano e Frigoli – sulla preziosa collaborazione di un medico infettivologo, primario dell’ospedale di Legnano, per avere informazioni e aggiornamenti clinici di prima mano nell’assistenza ai positivi». Quanto al personale, sempre alla data odierna tre operatori sono positivi e in isolamento domiciliare, mentre due sono in quarantena precauzionale, in quanto contatti stretti di familiari positivi.
Vaccini arrivati, presto counseling psicologico
Nei prossimi giorni prenderà il via il piano di vaccinazioni antinfluenzali per tutti gli ospiti: i vaccini sono già in sede. «Restiamo in attesa – aggiungono i responsabili – di poter procedere a vaccinare anche i nostri operatori, per garantire una copertura vaccinale al 100% della Rsa in vista dell’inverno. Ma la gestione della pandemia in Fondazione Sant’Erasmo non si ferma alla cura delle sole manifestazioni cliniche: siamo ben consci dell’impatto devastante del Covid-19 sulla psiche di tutti. Ecco perché abbiamo deciso di avviare un progetto per potenziare il sostegno psicologico a chi è più bisognoso di supporto emotivo. In favore dei nostri ospiti e dei loro cari, logorati dalla prolungata lontananza fisica, nonché dei nostri infaticabili operatori, in quotidiana lotta contro il virus, la Fondazione sta organizzando un servizio di counseling psicologico».
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