SUMIRAGO – «È inammissibile il fatto che, visto che il circolo è stato fondato nel 1906, la gente arrivata da poco a Sumirago non sappia che esista, o dove si trovi; o, peggio, lo confonda con l’oratorio». Da fine luglio sono stati avviati i lavori di ristrutturazione dello storico locale di via Marconi: come ha spiegato il presidente della sua cooperativa, Doriano Zotti, l’obiettivo non è soltanto farlo tornare a vivere, ma anche creare un laboratorio di cabaret e sperimentazione teatrale.
Il modello è il Circolone di Legnano
Il circolo di Sumirago avrà una vocazione in più grazie all’attività di Zotti come attore: «L’idea è che torni a essere un luogo di aggregazione, con iniziative come tornei di burraco, gite sociali e serate musicali, per esempio con tribute band dedicate ai Queen e agli 883, ma anche cene al buio o in giallo. I modelli sono il circolo di Albizzate The Family e, soprattutto, il Circolone di Legnano: frequento l’ambiente del cabaret e voglio realizzare dei laboratori sulla falsariga di quelli proposti da loro». L’inaugurazione è fissata per il prossimo gennaio: «Il locale manterrà il nome “Circolo Cooperativo di Sumirago” e comprenderà la produzione e vendita di vino, come si faceva una volta: punteremo su quelli del Piemonte come Grignolino, Bonarda o Barbera».
Il progetto del rilancio
«Con non poca fatica stiamo cercando di risollevare le sorti del circolo, facendolo tornare un punto di riferimento per la comunità di Sumirago», ha raccontato Zotti. «Il progetto del rilancio è stato deciso lo scorso novembre; prima di iniziare l’iter dei lavori, è stato rinnovato il nostro consiglio di amministrazione che ora, come età media, è molto giovane». A settembre la cooperativa, che conta cinquantotto soci, darà il via alla nuova campagna di tesseramento. «A malincuore abbiamo anche cambiato il gestore; il suo successore, scelto con un bando, si occuperà di bar e ristorante». Il grosso dei lavori sarà affidato a un’impresa ma «più cose riusciremo a fare noi, meno costi avremo a carico dell’associazione; devo ringraziare tre consiglieri, Ezio Pozzi, Andrea Liguori e Stefano Zotti, che mi stanno dando un grosso aiuto».
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