GALLARATE – Per il ponte dell’Immacolata il conservatorio “Giacomo Puccini” di Gallarate ripropone al pubblico del web, attraverso il suo canale YouTube, il secondo concerto che ha inaugurato la nuova gestione del Teatro del Popolo da parte dell’istituto superiore di studi musicali di via Dante. L’esibizione dal vivo, che è andata in scena lo scorso 31 ottobre, verrà pubblicata oggi, mercoledì 8 dicembre, alle 20.30 per la rassegna “Virtuose e virtuosi in virtuale”.
Apertura con la sonata di Saint-Saëns
L’apertura spetta al duo formato dai maestri Cristiana Nicolini al pianoforte ed Enrico Maria Baroni al clarinetto, che interpreterà la sonata Op. 167 di Saint-Saëns. La composizione risale al 1921, lo stesso anno della prima inaugurazione a Gallarate del Teatro del Popolo, e rappresenta, insieme alle sonate per oboe Op. 166 e per fagotto Op. 168, il lascito estremo del compositore, che sarebbe scomparso il 16 dicembre di esattamente un secolo fa.
La riscoperta di Carlos Guastavino
Si prosegue con un inedito Carlos Guastavino: la sua sonata del 1970 per clarinetto e pianoforte, di rara esecuzione, getta luce su un artista poco noto della storia della musica, uno dei cosiddetti “compositori di serie B”, tema intorno a cui ruota il progetto d’istituto promosso quest’anno dal Puccini.
La sonata e le successive tre canciones (“Hermano”, “Pampa sola” e “Bonita rama de sauce”), interpretate dal maestro Claudia Marchi, mezzosoprano, accompagnata al pianoforte dal maestro Damiano Cerutti, attestano infatti la necessità di riscoprire una figura come Guastavino, immeritatamente adombrato da più celebri connazionali come Piazzolla e Ginastera ma compositore in grado di elaborare uno stile personale di grande cantabilità e immediatezza, lontano dagli sperimentalismi più estremi del secolo scorso.
Il coro polifonico del conservatorio
Il programma si chiude con l’intervento del coro polifonico del “Puccini” sotto la guida di Giacomo Mezzalira, che per l’occasione sostituisce sul podio il maestro Gianna Visintin, purtroppo infortunata, e dunque dedicataria dell’esibizione dei suoi giovani allievi: una selezione di brani, da Saint-Saëns e Fauré a Piazzolla, Martin e Whitacre, che, come ha dichiarato il maestro, testimonia il lavoro coraggioso e tenace per tenere unita e unanime, nonostante il distanziamento imposto dalla pandemia, la voce della formazione canora.
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