Somma e Finero, «un gemellaggio di fatto». La Giornata del ringraziamento

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SOMMA LOMBARDO – Quello tra Somma Lombardo e Finero, piccola frazione montana di Malesco in Val Vigezzo, è un vero proprio «gemellaggio di fatto». Così lo definisce il sindaco della Città dei Tre Leoni, Stefano Bellaria, in trasferta ieri 8 agosto a 900 metri di altitudine per la sua terza Giornata del ringraziamento. Fu l’allora prevosto di Sant’Agnese, monsignor Gilberto Donnini, a istituirla diciotto anni fa, per esprimere gratitudine e riconoscenza ai benefattori e ai volontari che aiutano a tenere in vita la colonia Pio XI. L’attuale parroco, don Basilio Mascetti, ha lasciato la celebrazione della messa nella piccola chiesa montana a don Federico Galliussi, responsabile dell’oratorio di Somma Lombardo, ormai prossimo a lasciare la città.

La montagna dei sommesi

Finero è la montagna dei sommesi. Merito della colonia Pio XII, la casa per ferie di proprietà della parrocchia di Sant’Agnese che sorge a due passi dalla chiesetta del borgo e che sin dagli anni Cinquanta lega la piccola comunità montana con la Città dei Tre Leoni. Si stima che da fine giugno a oggi sono circa 500 le persone che hanno trascorso almeno una giornata all’interno della colonia, per intere generazioni di bambini cresciuti all’oratorio San Luigi la prima vera esperienza di vacanza senza i genitori. Anche Bellaria, come la stragrande maggioranza dei bambini cresciuti a Somma, non si è sottratto alla vacanza a Finero. Prima come adolescente, poi come educatore e ora come genitore, per di più in fascia tricolore. «Ogni volta che torno da sindaco mi fa un certo effetto: quando venivo qui trent’anni fa mai avrei pensato un giorno di tornarci in questa veste».

Il saluto di don Federico

La Giornata del ringraziamento è iniziata al mattino con la celebrazione della messa nella piccola chiesetta  montana dedicata a San Gottardo. Sull’altare don Federico Galliussi (nella foto in basso con il prevosto don Basilio Mascetti), alla sua ultima Finero prima di trasferirsi a Carate Brianza. Diventerà cappellano dell’ospedale Vittorio Emanuele III. Durante l’omelia ha detto di avere sentimenti contrastanti. Da una parte l’emozione per il nuovo incarico, dall’altra il dispiacere di lasciare la comunità sommese che l’ha accolto. La festa è proseguita a pranzo e nel pomeriggio con una serie di attività in colonia, tra cui i canti alpini intonati da una nutrita rappresentanza della corale Santa Cecilia. In colonia anche una quindicina di ragazzi rimasti oltre il periodo di vacanza per dare una mano come volontari.

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