Confindustria Varese in assemblea: «Energia, la nostra Guerra. Siamo sotto attacco».

BUSTO ARSIZIO – «Siamo sotto attacco, stiamo vivendo la nostra Guerra». La crisi energetica, che richiede «interventi urgenti», è la priorità nei pensieri degli industriali della Provincia di Varese, riuniti all’assemblea annuale dell’Unione Industriali, iniziata alle 10.30 di questa mattina, 3 ottobre, a MalpensaFiere. In prima fila c’è il presidente nazionale di Confindustria Carlo Bonomi, che interverrà a chiusura della parte pubblica dell’assise. Ma Univa, o meglio «Confindustria Varese» come l’ha ribattezzata il presidente Roberto Grassi, guarda non solo al presente ma anche al futuro, e lancia il piano strategico #Varese2050. Perché «siamo un territorio a forte rischio immobilismo, anche se ancora con tanti punti di forza».

La spinta dei giovani

L’assemblea si è aperta con un fuori programma: sul palco, ad introdurre i lavori, il presidente di Univa Roberto Grassi ha lasciato la scena alla presidente del gruppo Giovani Industriali Giorgia Munari. Che, parlando del piano strategico #Varese2050, al centro dell’assemblea, punta sul «senso di appartenenza, invitando il territorio a trovare i motivi per rimettere Varese sulla cartina dell’Europa». Perché, invoca Munari, «ora serve concretezza e i primi dobbiamo essere noi: giovani fatevi avanti, senior fateci spazio, – e qui dalla platea è partito un applauso – fateci provare, sperimentare, sbagliare, fare».

Il discorso di Grassi

Il presidente Roberto Grassi ha descritto la congiuntura attuale come «uno scenario fuori controllo, tra i più complessi della nostra storia recente. Rischiamo, però, di non aver visto ancora il peggio. Corriamo il rischio di una desertificazione industriale». È alla politica in primis che si rivolge l’appello degli Industriali varesini: «O ce ne rendiamo conto o non saremo in grado di dare risposte adeguate alla crisi in atto – le parole di Grassi – serve una responsabilità praticata nei fatti. Non abbiamo bisogno di annunci social giornalieri. La campagna elettorale è finita. Lasciamocela alle spalle. È tempo di un’azione di governo non urlata, ma incisiva». In primis sulla questione della crisi energetica: «Paghiamo oggi il mancato coraggio di decenni – sostiene il presidente di Univa – ora ci sentiamo vulnerabili. Di più: sotto attacco. Stiamo vivendo la nostra Guerra. Occorrono interventi urgenti per garantire la tenuta industriale del Paese, delle sue filiere produttive e dei suoi territori manifatturiero. Non possiamo più attendere. Solo così potremo sopravvivere». Salvarsi oggi per poter tornare a contare in futuro, sulla base dei punti che la nuova Confindustria Varese ha inserito nel piano strategico #Varese2050. «Per togliersi la patina di provincialismo che ancora ci portiamo dietro».

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