Cornacchia e Buttiglieri chiedono un assessore e Fdi a Busto si spacca

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BUSTO ARSIZIO – Il gruppo è misto, ma l’idea è unica e condivisa: «Vogliamo un assessore in giunta, oppure una presidenza in una partecipata». Lo chiedono Diego Cornacchia e Maria Angela Buttiglieri: «Nessuno parla di noi e il sindaco non ci parla. Ma chi siamo? E come se non facessimo parte di questa maggioranza dove tutti, ma proprio tutti, chiedono posti».

«A noi un assessore»

Alla base della richiesta del gruppo misto c’è un ragionamento matematico molto semplice: «I consiglieri della transumanza (Cornacchia chiama così gli esponenti di Idee in Comune ndr) hanno chiesto due assessori, Forza Italia vuole confermare i suoi, perfino Busto Grande, che ha un solo elemento in consiglio e che è uscita e poi rientrata in maggioranza, vuole entrare in giunta. E noi chi siamo? Ci spetta un assessore», spiega Cornacchia, il quale precisa: «Parlo anche a nome della Buttiglieri, perché il nome del gruppo è “Misto”, ma siamo in perfetta sintonia politica».

Infine Cornacchia spiega che la sua non è certo una richiesta con il “cappello in mano”: «Non rivendichiamo posti per noi consiglieri, bensì per mettere a disposizione del sindaco e di questa giunta un nome di alto livello, con importanti competenze e che possa dare un contributo concreto importante all’azione amministrativa. Nome che daremo al sindaco a tempo debito».

Fratelli (d’Italia) coltelli

Insomma, la richiesta ufficiale del gruppo Misto di avere un assessore in giunta o una presidenza non fa altro che mettere in piazza ciò che si vocifera da tempo, ovvero che in Fratelli d’Italia a Busto c’è una spaccatura tra il vertice del circolo cittadino rappresentato da Checco Lattuada e la consigliera, tesserata FdI, Maria Angela Buttiglieri. La quale non commenta la situazione e si limita ribadire che «la richiesta avanzata di avere un assessore è condivisa anche dal collega di consiglio Diego Cornacchia, simpatizzante di Fratelli d’Italia». Per il momento non ancora iscritto al partito. E quindi, possiamo dire, “cugino” del partito della Meloni.

La frattura in Fdi è evidenziata dal fatto che la richiesta firmata Cornacchia Buttiglieri è equivalente a quella che Checco Lattuada ha sottoposto tempo fa al sindaco. Ma quella dei consiglieri “Misti”, pur essendo un desiderio in fotocopia e al contempo una richiesta politica autonoma e in contrapposizione a quella del partito. Anzi, Cornacchia, in qualità di portavoce spiega che «Buttiglieri ha già parlato e incassato il mandato a portare avanti le nostre istanze dai vertici provinciali e regionali di FdI“. Insomma a Busto, il partito della Meloni è Fratelli “coltelli”, più che Fratelli d’Italia.

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