Un aeroporto per regione. Linate chiude e Malpensa dimezza

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MALPENSA – Si sta aspettando soltanto il decreto, atteso nei prossimi giorni dal ministero dei Trasporti, dopodiché Linate chiuderà. Tutti gli operativi verranno spostati su Malpensa che, comunque, subirà un drastico piano di riorganizzazione in base alla contrazione dei voli. Non si esclude nemmeno la chiusura del Terminal 1, concentrando tutta l’attività sul T2.

Garantire la mobilità

Valutare la chiusura di qualche aeroporto italiano, entro 48 ore, mantenendo l’operatività solo in specifici scali per garantire la mobilità all’interno del territorio nazionale: è la richiesta che il presidente dell’Enac, Nicola Zaccheo, ha avanzato al ministro dei Trasporti, Paola De Micheli. «In ragione della situazione emergenziale dovuta al diffondersi del coronavirus- si legge nella comunicazione-  si ritiene necessario proporre uno scenario infrastrutturale aeroportuale minimo, che possa comunque garantire la mobilità tramite trasporto aereo all’interno del territorio nazionale».

Un aeroporto per regione

Enac propone l’operatività limitata ai seguenti aeroporti nazionali, evidenziando che tale configurazione minima potrebbe essere attuata entro 48 ore: Ancona, Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Genova, Lamezia Terme, Lampedusa, Milano Malpensa, Napoli Capodichino, Palermo, Pantelleria, Pescara, Pisa, Roma Fiumicino, Torino, Venezia Tessera. Questi aeroporti sono stati individuati in base alla capacità infrastrutturale e alla lunghezza della pista di volo.

Resta solo Malpensa

Con lo stop dei voli di Ryanair, Bergamo Orio al Serio è già da giorni un aeroporto fermo. Potrebbe chiudere già sabato, mantenendo soltanto l’attività cargo e l’operatività per le emergenze di carattere sanitario. A breve dovrebbero fermarsi anche Linate, con lo spostamento dei circa 30 voli giornalieri per ora rimasti (sui 260 in periodi di normalità) a Malpensa. In brughiera lo scenario è in continua evoluzione. Martedì si sono contati circa 140 voli passeggeri e 30 cargo, ma il numero diminuisce quotidianamente. Al momento è stato chiuso il satellite B e non si esclude nemmeno che nei prossimi giorni possa essere concentrata tutta l’operatività sul Terminal 2. E’un’ipotesi che verrà presa in considerazione soltanto quando si avrà un quadro più certo dell’effettivo traffico aereo atteso per l’intera durata periodo dell’emergenza Coronavirus. La Cargo city, invece, lavora a pieno ritmo. Il traffico merci al momento non sembra aver subito contraccolpi.

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