MALPENSA – Corre ai ripari Malpensa per contenere i danni del crollo del traffico aereo, precipitato nel Nord Italia di circa il 70 per cento rispetto alla media del periodo. Sea, società di gestione degli scali milanesi – mantiene l’operatività ma ha deciso di chiudere un terzo dell’aeroporto.
Chiuso il satellite nord
Da oggi è off limits il Satellite centrale del Terminal 1. Il molo a nord, noto anche come il “terzo terzo” (la foto in alto è tratta dalla pagina Facebook Msg Official Group), rimane adibito per i voli Extra Schengen, mentre il satellite a sud serve i voli domestici e quelli all’interno della Comunità europea. Neanche nei tempi più bui della crisi di Malpensa era stata presa una decisione così drastica. Resta invece totalmente aperto il Terminal 2, sebbene l’operatività sia ampiamente ridotta, in proporzione esatta alla netta contrazione di voli messa in atto da easyJet che occupa in pressoché regime di monopolio la “vecchia Malpensa”.
In volo con le autocertificazioni
Dopo le prove generali di ieri, oggi è il primo vero giorno in cui si viaggia con le autocertificazioni. I passeggeri, armati di carta d’imbarco e mascherina, si presentano ai gate anche con il documento in cui attestano il motivo del viaggio, concesso soltanto per motivi sanitari e lavorativi.
Traffico a picco
Molte compagnie internazionali da due settimane circa hanno cominciato a cancellare i collegamenti con Malpensa. Un effetto a catena che si somma al blocco dei voli verso la Cina, allo stop imposto da Alitalia e alla netta contrazione della domanda di easyJet e Ryanair. La low cost irlandese ieri ha addirittura comunicato la sospensione dei voli domestici. Secondo Assoaeroporti i cieli dell’Italia settentrionale hanno perso circa il 70% del traffico, pari a circa 160 mila passeggeri al giorno. Malpensa viaggia sulle stesse percentuali. Come ha dichiarato di recente l’ad di Sea, Armando Brunini, «è peggio dell’11 settembre».
Coronavirus malpensa chiude satellite – MALPENSA24