Giusto non far giocare i nazionali di De Zerbi in Inter-Sassuolo?

Giusto non far giocare atleti pur negativi che hanno vissuto a contatto con dei positivi al covid? Il caso del Sassuolo di scena domani a San Siro contro l’Inter continua a far discutere. De Zerbi ha deciso di non schierare ancora una volta i giocatori nazionali italiani potenzialmente infetti, che però finora sono sempre risultati negativi al tampone. Lo ha fatto contro la Roma, replicando anche domani contro l’Inter capolista. Eticamente è un comportamento irreprensibile. Solo applausi. Dal punto di vista sportivo però è chiaro che le partite vengono condizionate in questo modo. Rispetto alla gestione sanitaria manca una guida sicura, ma soprattutto non c’è uniformità tea i club della SerieA. Un pastrocchio vero e proprio. Gli opinionisti si dividono sulla decisione assunta da De Zerbi.
“In sostanza – sottolinea su Twitter il direttore Fabio Ravezzani – il Sassuolo è molto più responsabile degli altri club, ma soprattutto delle varie Asl e Ats che consentono l’impiego in partite ufficiali di calciatori coinvolti nel cluster più devastante del calcio europeo e forse mondiale”. Del lato più tecnico ha parlato anche Matteo Caronni:  “La linea intrapresa dal Sassuolo in merito al focolaio Nazionale era da applaudire prima e a maggior ragione oggi. Sicuramente avrebbero dovuto farlo tutti, ma è altresì vero che quando l’unica differenza è arrivare 8° o 9° è molto molto molto più facile”.

Coronavirus Sassuolo Inter-Malpensa24