Covid a Cassano, 367 positivi e 4 morti. Poliseno: «È il momento di stare uniti»

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CASSANO MAGNAGO – «Il Covid si sconfigge solo e unicamente come comunità». Lo dice all’inizio e lo ripete alla fine del suo intervento postato sui social, il sindaco di Cassano Magnago, Nicola Poliseno. Che prende parola e fa «un po’ di chiarezza» sulla situazione contagi in città. Un post condiviso su Facebook «per provare a capire quali scenari ci attendono», aggiornando i cittadini sui numeri dei positivi – che per il momento raggiunge quota 367 – e sui casi più gravi. Ma anche un’occasione per fare il punto sullo stato degli ospedali, sull’impegno delle Asst e sull’importanza di mantenere la calma. Con il giusto spirito, restando comunità, «nel senso più vero, bello e ampio del termine».

I numeri a Cassano

A un mese dall’avvento della seconda ondata di contagi, Cassano registra 367 positivi, dopo aver raggiunto un picco di 458. Di questi, 87 hanno sconfitto il virus. Mentre 4, purtroppo, sono deceduti. Restano ancora 110 persone in quarantena fiduciaria. Una serie di numeri e dati utili per ribadire che «oltre a pensare – giustamente – a proteggere noi e i familiari con i quali condividiamo le mura domestiche, c’è un intero mondo di contatti da salvaguardare, in particolare le categorie più fragili».
Fortunatamente, tranquillizza il primo cittadino, «la maggior parte è asintomatica o con sintomi lievi. E sta trascorrendo in casa la propria quarantena». Anche altri restano nelle loro abitazioni, ma sono «malati con sintomi più accentuati: per questo stanno seguendo una cura di medicine e, in alcuni casi, con l’ausilio dell’ossigeno». Rimane comunque una piccola percentuale di gravi che sono stati ricoverati in ospedale «e, alcuni di loro, lottano nelle terapie intensive».

La situazione nelle Asst

In ogni caso, il numero dei ricoverati resta troppo alto. Gli ospedali della provincia sono al collasso e «il sistema sanitario rischia di andare in tilt», sottolinea Poliseno. «Ciò non può e non deve accadere, tanto per il Covid quanto per tutte le altre patologie che necessitano di visite, esami, terapie e cure ospedaliere». Soprattutto considerando che nelle due Asst della provincia di Varese «sono 700 i ricoverati, attualmente. Se questo numero dovesse aumentare, la situazione diventerebbe insostenibile». Contagi che arrivano anche tra le fila di chi combatte in prima linea. Oggi, 10 novembre, l’Asst dei Sette Laghi ha reso noto che 284 persone del personale sono positive, rendendole indisponibili a prestare servizio. «Il virus – prosegue Poliseno – è molto contagioso. Se non si riesce ad invertire la tendenza, si rischiano danni sanitari, economici e sociali ancora più gravi».

«È il momento di aiutarci l’un l’altro»

Di fronte a questi numeri, il sindaco invita a mantenere la calma, ma restando «consapevoli dell’importanza del rispetto delle regole». E aggiunge: «Questo è il momento della responsabilità di tutti. Contemporaneamente, chi governa dovrà mostrare la stessa responsabilità, attraverso compensazioni economiche per coloro che hanno l’attività chiusa, come previsto dal dpcm, sia imprenditori che dipendenti».
Il consiglio del sindaco è di seguire le indicazioni dei medici in caso di sintomi e «non piombare nel terrore», senza correre al pronto soccorso e senza chiamare l’ambulanza «se non state vivendo realmente un’emergenza».
E conclude: «È il momento di aiutarci l’un l’altro. Chi aiuta una famiglia in quarantena oggi, potrà aver bisogno lui stesso del loro aiuto in futuro».

Asst Sette Laghi: 284 positivi tra medici e infermieri. Emergenza senza precedenti

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