MILANO – Continuano a salire i numeri del contagio in Lombardia: altri 2.664 positivi, con il rapporto percentuale rispetto ai tamponi che sale al 9.1%, ma soprattutto un’impennata di ricoveri nelle terapie intensive, dove nelle ultime 24 ore ci sono 25 pazienti in più. Anche in provincia di Varese il dato dei nuovi casi è ancora in crescita: più 218, di cui 15 nel capoluogo e 14 a Saronno.
Il riepilogo dei numeri
Sono 2.664 i nuovi casi positivi in Lombardia, rilevati su 29.053 tamponi effettuati, per un rapporto percentuale pari al 9,1%, ancora in salita rispetto al 7,9 di ieri, quando i nuovi positivi nella Regione erano stati 2.419 su 30.587 tamponi. Nelle ultime 24 ore ci sono stati 13 decessi, contro i 7 di ieri per un totale di 17.057 morti da inizio pandemia. Negli ospedali la situazioni si fa sempre più critica, con un aumento complessivo dei pazienti ricoverati di 134 unità. Più 25 nei reparti di terapia intensiva, mentre ieri si era registrata una diminuzione di uno, per un totale di 96 pazienti, e più 109 negli altri reparti ordinari Covid, con il totale che sale a quota 943. Scende invece il dato dei pazienti guariti e dimessi: 154, meno della metà di ieri (334).
Varese e le altre province
Ci sono ben 218 nuovi casi positivi in provincia di Varese, di cui 15 nel capoluogo Varese, 14 a Saronno, 10 a Busto Arsizio, 10 a Somma Lombardo, 7 a Gallarate, 5 a Tradate, 4 a Vergiate, 3 a Gavirate, 3 a Malnate. La provincia più colpita rimane di gran lunga Milano, con la metà circa dei contagiati di tutta la Lombardia: 1.388, di cui 634 a Milano città. Poi c’è ancora una volta Monza Brianza, con 286 nuovi casi. Dopo Varese continua a crescere molto il contagio in provincia di Como: 171 positivi nelle ultime 24 ore.
Fontana: “Essere pronti”
«Parola d’ordine: “essere pronti”». Così il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, in un post su Facebook. «I dati Covid di questi giorni, emersi grazie ad una massiccia azione di screening, indicano un aumento esponenziale dei contagi e della carica virale ad essi correlata. La macchina organizzativa degli ospedali lombardi in questi mesi è stata fortemente incrementata, così come i protocolli sanitari con la finalità di fronteggiare al meglio una nuova ondata virale. La comunità lombarda è chiamata ad essere unita per difendere, come già fatto in passato, la salute di tutti». Il governatore assicura che «le decisioni non sono assunte a cuor leggero: ho ascoltato i virologi, i tecnici, i medici e con i sindaci lombardi e i capigruppo alla Regione siamo chiamati nel salvaguardare la vita delle persone e gli asset sociali come la scuola e il lavoro. Restiamo uniti e fronteggiamo insieme questa nuova ondata virale».