Cristiano Ronaldo alla Juve: ecco chi ha fatto lo scoop

cristiano ronaldo momblano

Cristiano Ronaldo dal Real Madrid alla Juventus è stato il colpo del secolo. Il fuoriclasse assoluto che darà tecnicamente lustro alla Serie A. Il collega che per primo in assoluto ha lanciato l’indiscrezione, spiegando giorno per giorno l’evolversi della trattativa, è stato Luca Fausto Momblano, 43 anni, popolare volto di Telelombardia, Antenna3, Topcalcio24 e Top Planet, nonché fondatore di www.juventibus.com. Ha anticipato, e di un bel po’, tutti gli altri colleghi che si occupano di calciomercato. Prima di giornali e Tv, lanciando in anteprima la “bomba” dai teleschermi delle trasmissioni del gruppo Mediapason e raccontando ogni risvolto dal sito di informazione bianconera di cui è fondatore. Ora tutti ne parlano, ma Momblano ha la primogenitura.

Tutto è nato dopo Kiev

“L’imbeccata – racconta l’autore del colpo del secolo – nasce dopo Kiev. A Torino, in ambienti particolari si viene a conoscenza del fatto che Pavel Nedved e Cr7 dopo la vittoria in Champions del Real avevano intrattenuto una lunga telefonata. Un contatto lungo un’ora. Nedved ha fatto i complimenti a Ronaldo per la vittoria della Champions. Ronaldo aveva espresso la propria soddisfazione e gratitudine per il lungo applauso ricevuto dai tifosi della Juventus dopo il gol in rovesciata. Era rimasto sorpreso e favorevolmente impressionato. Si era anche complimentato per la forza della Juve, mostrata nella gara di ritorno. Da quella lunga telefonata è nata un’idea”. Poi i contatti proseguono e la trattativa diventa un fatto reale.

Da sogno a realtà

Da impossibile, da sogno con tanto di risolini continui sulle facce degli avversari, si è trasformato in un progetto solido. “A distanza di una decina di giorni – spiega l’esperto di Juventus – a metà giugno, si sono aggiunti altri incastri. Il primo è rappresentato dal rapporto quasi quotidiano con Mendes: un rapporto eccessivo per spiegare solo la trattativa di Cancelo. Dagli ambienti peraltro veniva fuori il messaggio che la Juve avrebbe fatto qualcosa di grosso. Quando poi ho saputo che il comparto marketing era stato sollecitato per studiare quale potesse essere l’impatto per un giocatore di fama mondiale, ho fatto due più due. La previsione d’impatto poteva riguardare solo Messi, Ronaldo, Mbappè se vincesse il mondiale e forse Neymar. Viste le premesse non poteva che trattarsi di Ronaldo. Intorno al 22 giugno ho iniziato a lavorarci negli ambienti di Torino. Ho cercato sempre qualcosa di più. Ho trovato diverse corrispondenze che confermavano che l’operazione Juve-Ronaldo era la vera trattativa calda. Per la prima volta, nella storia della Juventus, John Elkann si stava attivando in prima persona. L’ho subito proposta come una notizia fondata e solida. Ho capito che Ronaldo sarebbe arrivato nel momento in cui salendo di livello con le fonti, avevo le risposte che cercavo. Quando ricevevo le risposte giuste, dalle persone giuste ho capito che l’operazione si sarebbe conclusa. Per sopportare e supportare un’azienda come Cr7 è stato fondamentale l’intervento della famiglia. Intorno al primo luglio ero sicuro si facesse. Avevo fatto una serie di articoli anche su Juventibus nei quali ho raccontato quello stava succedendo”.

E non è finita

I tifosi della Juventus possono sognare ancora. E se lo dice Momblano c’è da credergli: “E’ stato preso perché in questo modo la Juve si posiziona alla pari tecnicamente e finanziariamente con i club top in Europa. L’obiettivo è che la Juve diventi un’eccellenza non solo italiana, ma mondiale. Ronaldo è un regalo della famiglia Agnelli: Paratici e Marotta stanno continuando a lavorare: adesso ci si aspetta il regalo di Marotta”.

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