Ruiu: “Ibra a Sanremo? Succede se ti affidi completamente un giocatore”

Si avvicina il derby di Milano. Il momento del Milan, dopo il pareggio di ieri sera a Belgrado, è stato analizzato dall’opinionista “principe” rossonero, Cristiano Ruiu.

La magia in casa Milan è finita?

Quello che appare oggi è proprio questo. C’è un momento di flessione che è umana e che durante la stagione riguarda tutte le squadre. È fisiologico, ma quando sei una grande squadra non sbraghi. La gestione del momento fa la differenza tra una grande squadra è una non grande squadra: chi è grande capitalizza al massimo nei momenti di up e resiste nei momenti di flessione. La sensazione è che a livello nervoso e fisico non ci si trovi in un momento di up. La sfortuna è che questo momento coincida con il ritorno in Europa e il testa a testa con l’Inter. Non dobbiamo però dimenticare che questa squadra ha fatto cose straordinarie. Bisogna capitalizzare e non vanificare: bisogna gestire al meglio il momento di down per raggiungere l’obiettivo di tornare in Champions. Purtroppo lo stiamo un po’ subendo. Il Milan sta studiando da grande squadra, ma ancora non lo è. Ibra è il termometro di questa squadra: quando lui va fuori giri la squadra sente il default.  Questo gruppo non può prescindere dalla leadership dello svedese.

Bennacer è stato gestito bene a Belgrado?

Avevo criticato Pioli per come aveva gestito il derby di Coppa Italia. A Belgrado invece ha fatto bene: la scelta di Bennacer è stata giusta per fargli mettere minuti nelle gambe. Sarebbe stato titolare nel derby? No. Ha fatto bene a farlo giocare a Belgrado, hanno una logica queste scelte, c’è un piano strategico. Non mi sento di criticarlo.

Milan sfavorito?

Vincere il derby sarebbe uno splendido regalo di compleanno per me. Un regalo inaspettato. L’ Inter ha già avuto il momento di down. Nella prima parte ha fatto male, ma è rimasta lì attaccata e questo è indicatore della grande squadra che nei momenti complicati gestisce il periodo complesso e resta comunque attaccato alla vetta. Oggi l’Inter è favorita, ma sogno un inaspettatissimo regalo di compleanno.

Rispetto a ieri quali note positive?

Ho visto un Tonali in crescita, Castillejo mi è piaciuto, Tomori é un titolare, bene anche Kalulu.

Ibra-Sanremo, come si doveva gestire la faccenda?

Brutta gatta da pelare. Lui, da quello che so, aveva l’accordo per Sanremo già prima di rinnovare il contratto con il Milan. Ora è difficile da gestire. La società ha le mani un po’ legate. Se ci si affida mani e piedi a un giocatore, e hai fatto strabene a farlo, poi però c’è anche il risvolto della medaglia è cioè che lui poi fa tutto ciò che vuole. Il punto è che la società ha spiegato al resto del gruppo che lui è l’esempio da seguire. Quando però va a fare lo showman a Sanremo inconsciamente scatta negli altri, ai quali hai detto che è l’esempio da imitare, un meccanismo che non fa il bene della squadra. Ciò capita quando ti affidi a un solo giocatore. Ibra ha sempre fatto il bene della squadra con i suoi atteggiamenti per tutta la stagione. In questo caso invece no.

Cristiano Ruiu Milan-malpensa24