Cultura senza confini: Cazzullo apre il Festival del libro di Busto e Valle Olona

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BUSTO ARSIZIO – Con il Festival del libro, la cultura sfonda ogni steccato e supera i confini della città di Busto per arrivare nelle biblioteche della Valle Olona. Ma anche in quelle di Somma Lombardo e Cassano Magnago per parlare di letteratura, ma anche di temi di attualità, con scrittori, giornalisti e personaggi di grande autorevolezza e fama nazionale del calibro di Aldo Cazzullo, Toni Capuozzo, Andrea Vitali, Alberto Pellai e molti altri.

Cultura sconfinata

Sarà un Festival diffuso nel tempo, poiché inizierà il 30 settembre con Aldo Cazzullo e finirà a marzo, e sul territorio, poiché, in ogni comune del sistema bibliotecario Busto – Valle Olona, si terrà almeno un incontro con gli autori. Insomma cultura sconfinata. Sia per il calibro dei nomi che di volta in volta saranno ospiti del Festival, sia perché il grande lavoro di rete ha permesso di mettere in campo un’iniziativa molto importante dove Busto ha giostrato da capofila, insieme ai comuni più piccoli, i quali sono stati coinvolti con pari dignità.

E proprio la costruzione di questa rete, alimentata dalla volontà di rispondere alla “fame di cultura”, ha permesso a tutti di poter dare il proprio contributo alla costruzione dell’evento e mettere in pista un Festival di grande livello e che saprà richiamare l’attenzione di molti. Anche di coloro che magari non hanno l’abitudine di andare in biblioteca.

Partenza col botto

Ad aprire il Festival sarà Aldo Cazzullo, ospite nella sala Tramogge dei Molini Marzoli domenica 30 settembre e che ha scelto Busto come terza tappa per la presentazione del suo ultimo libro sull’Italia e sugli Italiani dopo due grandi città. In tutto saranno 13 gli incontri, mentre i comuni coinvolti sono 10. E non si può non riconoscere merito per l’organizzazione del programma a Francesca Boragno e a Bustolibri.

Insomma proprio la cultura rilancia l’importanza di fare sistema. Passaggio quest’ultimo che ha caratterizzato sia l’intervento del vice sindaco di Busto Isabella Tovaglieri, che quello dell’assessore alla Cultura Manuela Maffioli, la quale sta portando avanti non solo una serie di attività concrete, ma anche un più complesso e ambizioso tentativo di modificare la “filosofia” che sta dietro al “fare cultura”.

«Lo dico da sempre – spiega Maffioli – fondamentali sono anche i luoghi della cultura.Le biblioteche rappresentano una spazio principe e devono sempre più diventare un centro di promozione e diffusione della cultura. A Busto stiamo investendo molto sulla biblioteca e credo che a breve raggiungeremo risultati importanti. Non solo. La cultura deve diventare anche volano economico per i territori. Dove c’è cultura non c’è degrado, si sviluppa il gusto del bello, la voglia di conoscere e di accrescere la propria ricchezza interiore. Questa iniziativa, che nasce da esperienze precedenti e offre cultura di altissima qualità, valorizza la nostra ma anche le biblioteche dei comuni coinvolti e suscita attenzione e crea coinvolgimento».

Aspettative e soddisfazione

Alla presentazione del Festival erano presenti anche gli amministratori dei Comuni coinvolti. Segno che c’è fiducia sulle potenzialità di questa iniziativa. E la conferma che il metodo utilizzato in fase di progettazione e realizzazione dell’evento è quello giusto arriva dalla soddisfazioni di tutti.

L’assessore alla Cultura di Castellanza Gianni Bettoni ha sottolineato che «quando la voglia di costruire un progetto per i cittadini e più forte delle differenti appartenenze politiche si arriva a mettere in campo iniziative importanti come questo Festival». Pietro Zappamiglio, sindaco di Gorla Maggiore ha spiegato «l’importanza di lavorare in rete e di essere stati coinvolti in questo percorso insieme a un grande comune come Busto», mentre Giuseppe Palumbo, assessore di Fagnano ha sottolineato che «questa collaborazione può essere rafforzata ancor di più anche per quanto riguarda le politiche giovanili e dove la stessa cultura può giocare un ruolo importante di educazione e formazione delle nuove generazioni».

Nomi, luoghi e date

Domenica 30 settembre 2018 ore 18, Molini Marzoli sala Tramogge, via Molino 2 a Busto Arsizio: Aldo Cazzullo, “Giuro che non avrò più fame. L’Italia della Ricostruzione”; sabato 6 ottobre 2018, ore 17.30, Torre Colomber a Gorla Maggiore: Nicola Gagliardi, “Scolpire il cielo”; sabato 27 ottobre 2018 ore 18, biblioteca di Fagnano Olona: Stefano D’Orazio, “Non mi sposerò mai”;martedì 30 ottobre 2018 ore 21, biblioteca di Busto Arsizio, sala Monaco: Toni Capuozzo, “Andare per i luoghi del ‘68”; venerdì 23 novembre 2018 ore 19.30, Sala polivalente Giovanni Paolo II, via Marconi 6, Somma Lombardo: Chiara Pasetti, “Mademoiselle Camille Claudel e Moi” spettacolo teatrale e presentazione; sabato 1 dicembre 2018 ore 18, biblioteca di Busto Arsizio, sala Monaco: Andrea Vitali, “Gli ultimi passi del Sindacone”; mercoledì 5 dicembre 2018 ore 21, biblioteca di Castellanza: Alberto Pellai, Dibattito sul tema dell’educazione;  venerdì 11 gennaio 2019 ore 21, Sala Prati presso Villa Majno a Solbiate Olona: Piergiorgio Pulixi, “Lo stupore della notte”; sabato 2 febbraio 2019 ore 18, biblioteca di Cassano Magnago: Bruno Morchio, “Un piede in due scarpe”, venerdì 15 febbraio 2019 ore 21, biblioteca di Marnate: Sara Rattaro, “Uomini che restano”; venerdì 1 marzo 2019 ore 21, biblioteca di Gorla Maggiore: Julia Elle, “Disperata & felice. Diario segreto di una mamma”; domenica 16 marzo 2019 ore 17, biblioteca di Gorla Minore: Anna Dalton, “L’apprendista geniale”; venerdì 22 marzo 2019 ore 21, Teatrino di Villa Gonzaga a Olgiate Olona: Federica Bosco, “Mi dicevano che ero troppo sensibile”.

 

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