CASTELLANZA – Gli scatti del fotoreporter castellanzese Davide Caforio “eternati” sui muri delle abitazioni di Montresta, comunità di circa 500 anime nell’entroterra della regione della Planargia, in provincia di Oristano. Un’installazione artistica permanente, inaugurata lo scorso 9 dicembre (alla presenza del sindaco Salvatore Salis), nell’ambito di un progetto contro lo spopolamento dei piccoli paesi della Sardegna.
Il progetto
“Mnemosine” è il titolo del progetto – curato dalla giornalista tv di Videolina e artista Ambra Pintore, dalla regista Roberta Locci e dall’artista e musicista Roberto Scala – che ha visto protagonista Davide Caforio (nella foto). Nelle scorse settimane è stato a Montresta a fotografare i pastori e i cacciatori, gli artigiani che fanno il pan bistoccu (una specie di frisella) e l’ultima signora anziana che fa i “pipiriolos”, una pasta fatta in casa, e ancora i ragazzi rimasti in paese e gli anziani che si ritrovano nei bar. La vita quotidiana del borgo documentata «per far capire che di fronte allo spopolamento si può fare qualcosa per restare» in una comunità dove oggi «i giovani tendono ad emigrare per cercare lavoro», come spiega Caforio.
Mostra en plein air
Una dozzina di scatti firmati dal fotoreporter di Castellanza sono stati stampati in grande formato – fino a 2 metri per 1,5 metri – ed esposti sui muri del paese, come in una sorta di mostra a cielo aperto. «C’è un percorso da visitare, dalla piazza Giampiero Salis fino alla chiesa di Sant’Antonio Abate – fa sapere Davide Caforio – i pannelli resteranno lì in modo permanente». Con i QRCode associati a ciascuna foto, i visitatori potranno conoscere i protagonisti delle immagini con le interviste fatte alla popolazione di Montresta. La produzione del progetto è firmata dall’Associazione Culturale Istranzos de Domo con il contributo dell’Unione dei comuni della Planargia e il comune di Montresta.
