Dal Pnrr 1,4 milioni di euro per disabili e housing nell’Alto Milanese

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MAGNAGO – Più di 1,4 milioni di euro per due progetti sociali nell’Alto Milanese. Li finanzierà il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali attraverso il Pnrr-Piano nazionale di ripresa e resilienza. I due progetti, della durata di 3 anni, sono stati presentati dall’Ambito Alto Milanese di cui il Comune di Magnago è stato capofila e responsabile dell’Ufficio di Piano, e attualmente ha la presidenza dell’Assemblea d’Ambito. Riguardano la vita indipendente in favore dei soggetti diversamente abili e l’housing first per il contrasto alla grave marginalità sociale.

Picco: «Ottimo risultato per il territorio»

«Sono stati finanziati – rimarca Carla Picco, sindaco di Magnago e presidente dell’Assemblea dell’Ambito Alto Milanese – due progetti su due proposti dal nostro Ambito e con punteggi davvero degni di nota: uno si è addirittura classificato 2° fra tutti quelli della Lombardia. In tutto, riceveranno ben 1.425.000 euro che, unitamente a quanto progettato nelle politiche di welfare per il triennio 2021-2023 del Piano di Zona, potranno dare risposte concrete a bisogni concreti. Per i 22 comuni interessati è davvero un ottimo risultato.

«Si tratta – prosegue Picco – di progetti importanti in favore delle comunità, in materia di servizi per il superamento delle difficoltà dei più fragili e di politiche di integrazione sociale cui già in questi giorni si sta lavorando per la fase due, ovvero l’avvio delle progettualità. Magnago è attivamente impegnata da diversi anni in favore anche delle politiche sociali sovracomunali per il bene di tutti: un impegno politico e tecnico per operare, nel rispetto delle specifiche competenze, per contribuire ad una qualità della vita davvero a misura di tutti».

Casa e lavoro su misura per persone con disabilità

Il primo progetto consiste in percorsi di autonomia per persone con disabilità; il budget ammesso dalla graduatoria del Pnrr ammonta a 715.000 euro. L’obiettivo è accelerare il processo, già in corso nell’Ambito, di de-istituzionalizzazione delle persone con disabilità al fine di migliorare la loro autonomia e offrire opportunità di accesso nel mondo del lavoro, anche attraverso la tecnologia informatica.

Le tre linee di attività sono interconnesse e una propedeutica all’altra. Sono: definizione e attivazione del progetto individualizzato; per l’abitazione, adattamento degli spazi, domotica e assistenza a distanza: ogni abitazione dovrà essere personalizzata, dotandola di strumenti e tecnologia domotica; per il lavoro, sviluppo delle competenze digitali per le persone con disabilità coinvolte nel progetto, anche attraverso percorsi di formazione. I beneficiari diretti saranno al massimo 12.

Appartamenti con educatori per homeless

L’altro progetto finanziato (“Housing temporaneo e Stazioni di posta per le persone senza fissa dimora”), risultato 2° nella graduatoria regionale, fa parte di un progetto complessivo che intende affrontare il tema delle persone senza fissa dimora e della grave emarginazione adulta in generale non più in una chiave emergenziale, potenziando microattività già in corso, ma attraverso una risposta di sistema che pone il diritto alla casa come primo e indispensabile elemento, per avviare un percorso di reale recupero e di effettiva integrazione sociale. L’obiettivo è integrare i progetti già in essere per offrire risposte alle situazioni più fragili, che hanno bisogno di un accompagnamento almeno iniziale più marcato, attraverso la predisposizione di un appartamento dedicato dove poter garantire la presenza frequente dell’educatore, talora anche notturna.

Il piano prevede un’implementazione del progetto sull’Ambito Alto Milanese e una sua articolazione sulla base della complessità dei bisogni di cui sono portatori gli homeless: quindi non solo appartamenti in autonomia con una leggera supervisione del servizio, ma anche appartamenti protetti, minicomunità e appartamenti dedicati all’housing-led (“abitare guidato”), in chiave di rapido rehousing e con una modalità di presa in carico complessiva per tutto il tempo necessario.

Il contributo del Pnrr, pari a 710.000 euro, permetterà di operare in due direzioni: il potenziamento dell’unità Housing-First dell’Ambito che coordinerà il progetto; e la ristrutturazione di un immobile nel Legnanese. Questo consentirà di disporre di un patrimonio immobiliare destinato alle situazioni di grave emarginazione. Gli appartamenti saranno messi a disposizione di persone senza dimora residenti nell’Alto Milanese; ogni persona inserita avrà un educatore di riferimento con funzioni di case manager (coordinatore personalizzato) e sarà accompagnata secondo i principi dell’HF verso l’autonomia e il benessere personale. L’accesso all’appartamento non sarà vincolato all’adesione ad eventuali percorsi terapeutici.

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