Il gatto Mammone come Dante: viaggio all’Inferno nel nuovo romanzo di Amadei

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ISPRA – Non c’è pace all’inferno: il diavolo Malinverno cerca in tutti i modi di liberarsi del gatto nero di nome Mammone. Ma ogni suo sforzo è vano, e il felino torna sempre a fargli visita. Sono loro i protagonisti de “L’Inferno di Malinverno ovvero Diabolici (e inutili) tentativi di liberarsi di un gatto nero”, nuovo romanzo di Stefano Amadei, autore di libri per bambini e ragazzi, che è uscito giovedì 24 settembre in formato digitale e cartaceo.

Una creatura magica ripresa da Carroll, Tolkien e Buzzati

«Il Gatto Mammone è una creatura magica dei racconti popolari; presente nella tradizione orale della Toscana, è stato ripreso da autori come J. R. R. Tolkien e Dino Buzzati», ha spiegato Amadei. «Torna anche, con la figura dello Stregatto, in “Alice nel Paese delle Meraviglie” di Lewis Carrol. In una delle mie fiabe ha una connotazione più cattiva, in quest’ultima storia è invece benevolo; parte dell’ispirazione è giunta da “The cat came back”, canzone di Laurie Berkner che in passato accompagnava la pubblicità dell’Audi. Anche Maliverno è già noto, si tratta di un diavolo sfortunato che compare in alcuni miei racconti».

Un’introduzione alla Divina Commedia

Dopo “Racconti svolazzanti”, una raccolta di fiabe per bambini, e il romanzo “L’opificio dei colori”, “L’inferno di Malinverno” è il terzo libro dello scrittore di Ispra, che lavora come informatico in un Comune vicino: «Scrivo da più di dieci anni, per la sua stesura ho impiegato circa dodici mesi ed esce autoprodotto. Ha un’ambientazione dark e, mentre Malinverno è un personaggio di mia invenzione, tra le pagine ci sono anche tanti riferimenti alla Divina Commedia. Per esempio racconto come i diavoli riescano a spostarsi da un girone all’altro, servendosi di sabbie mobili come se fossero una metropolitana; l’intento è avvicinare i ragazzi all’opera di Dante».

Come comportarsi bene

«Ho cercato di toccare alcuni temi più profondi: il Diavolo sa perfettamente ciò che deve fare per tentare le persone, perciò è anche il primo a sapere cosa si debba fare per comportarsi bene. Mi ha dato un aiuto “Le lettere di Berlicche” di C.S. Lewis, libro in cui un diavolo scrive a un suo allievo, spiegandogli proprio questo: non deve lasciare che gli esseri umani si comportino come dovrebbero. Nel mio romanzo c’è anche un riferimento alla morale cattolica: a un certo punto Mammone va in paradiso ma, non capendo su cosa cammini l’angelo Boccalatte, gli chiede spiegazioni. L’amico gli risponde mostrando un filo nero che si snoda dappertutto: «È la parola di Dio, se cammino sopra questi segni non mi può succedere niente».

Ispra vicina ad Alassio con la Passeggiata dell’amore e nel nome di Berrino

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