ROMA – «Finalmente tutto il no profit potrà accedere ai finanziamenti previsti dal fondo di garanzia per le Pmi. Sono soddisfatta che tra le misure previste nel dl Agosto sia stata accolta la mia proposta che sana l’errore compiuto nel decreto liquidità. In questo modo si raccoglie la sollecitazione di moltissimi enti che ne erano inizialmente rimasti esclusi. Ora mi impegnerò in parlamento affinché anche le risorse a fondo perduto che sono già state stanziate, possano essere accessibili a tutti gli enti non commerciali, inclusi quelli del terzo settore e quelli religiosi civilmente riconosciuti», lo ha dichiarato la deputata di Italia Viva, Maria Chiara Gadda.
Necessario sostenere il terzo settore
«L’inclusione degli enti non commerciali fra i soggetti che possono accedere ai finanziamenti garantiti dal Fondo Pmi, rappresentava un’urgenza reale e concreta per garantire la continuità delle attività e la risposta a crescenti bisogni. Il no profit è il cuore pulsante del nostro Paese, durante l’emergenza ha saputo rispondere con efficienza e capacità, grazie alla sua rete capillare sul territorio e ad elevate professionalità», ha proseguito Gadda. «Oggi più che mai è necessario sostenere il terzo settore, perché anche dal suo potenziamento passa il rilancio del Paese e il mantenimento della coesione sociale di cui abbiamo enorme bisogno. Parliamo infatti di oltre cinque milioni di volontari e quasi un milione di lavoratori. Grazie alle associazioni e alle importanti personalità che in queste settimane hanno sostenuto questa battaglia, abbiamo raggiunto insieme un grande risultato», conclude.
Coronavirus a Fagnano: Maria Chiara Gadda (Italia viva) in quarantena