Degrado vicino allo stadio di Busto: “Ci tocca pure tagliare l’erba”

degrado stadio busto

BUSTO ARSIZIO – «Ci tocca tagliare l’erba della rotonda. Qui è davvero un disastro». Il grido d’allarme arriva da un angolo di periferia, quello vicino allo stadio Speroni. Marciapiedi come una giungla tanto che non ci si può nemmeno camminare sopra. Tombini rotti e invasi dalle erbacce, ma anche rifiuti di ogni genere. «Lungo la ferrovia – spiega un residente – c’è di tutto: dai sacchi pieni di spazzatura ai seggiolini abbandonati. Una vera indecenza»

Un angolo di giungla in città

degrado stadio bustoSono parecchie le foto di degrado scattate dai residenti delle via Cà Bianca e Gioberti, ma gli scenari sono pressoché identici. Erbacce ovunque, ambrosia rigogliosa, marciapiedi sbeccati e chiusini spaccati. Oltre a muri zeppi di scritte e insulti. E’ questo lo scenario che si presenta a due passi dallo stadio della Pro Patria. «Eppure – dice Mattina Diani – nessuno degli amministratori che va a vedere la partita sembra accorgersi di questa situazione». Mattia è cresciuto in questa strade e ora ci abita anche e in dieci anni ha visto questa zona appassire e il degrado fiorire. «Da dieci anni a questa parte qui è diventato uno schifo – spiega – vado spesso in centro e tutto è ben sistemato. Appena però si arriva in periferia la musica cambia. L’altra sera ero fuori con il mio cane e a un certo punto non ho più potuto camminare sul marciapiede perché invaso da erba infestante».

Qui c’è chi fa da sé

E dove non passa il comune ci pensa la gente, che ha ormai “adottato” la rotatoria. «Una volta al mese – spiegano – con il nostro rasa erba ci organizziamo per tagliare il prato della rotonda. Dove però prima ci tocca anche pulire visto che è sempre piena di schifezze e rifiuti abbandonati». Insomma qui si sentono abbandonati, ma non stanno certo con le mani in mano.

Non solo erbacce

Il problema però non è solo la poca cura del verde. Quando scende la sera, infatti, c’è chi ha paura ad uscire in strada. «Lì vicino c’è la ferrovia e un binario morto dove non passano treni. Spesso però sentiamo e vediamo gente che vi cammina sopra e va verso la stazione di Castellanza». Non solo. A inquietare i cittadini ci sono anche gruppi di vandali che lì si ritrovano e si accaniscono contro i muri imbrattandoli di scritte parolacce e insulti».

Poca sicurezza

Anche la vicina ferrovia non lascia dormire sonni tranquilli. Nemmeno di giorno. A preoccupare è il muro di recinzione e la rete che divide le zona dal sedime ferroviario. «Quel muretto è troppo basso e pericoloso – continua Mattia – Spesso è capitato di bloccare qualche bambino che tentava di scavalcarlo. Come la rete di recinzione, dove manca la manutenzione. Vi sono tratti che sono piegati e i bulloni che la tengono insieme spesso si allentano a causa delle vibrazione dei treni. Siamo noi residenti che, attrezzi alla mano, di tanto in tanto dobbiamo stringerli».

 

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