De Laurentiis “invidia” il fatturato Juve: ha ragione o è un piangina?

Di principio il discorso di Aurelio De Laurentiis ha anche una sua logica e può essere persino condivisibile. Sarebbe molto bello, sul modello Nba o Nfl, massimi campionati professionistici al mondo, se tutte le squadre del campionato avessero le stesse capacità di spesa. Sarebbe molto bello, per il campionato in sé, se potenzialmente Cagliari, Atalanta, Parma e persino Spal potessero competere per lo scudetto. Sarebbe espressione massima dello sport: di colpo non ci sarebbero più distanze tra Davide e Golia, anzi chi ha spadroneggiato fino a un anno prima, nel giro di pochi mesi, potrebbe indossare i panni dell’inseguitore e chi ha sofferto in retrovia potrebbe diventare il predatore. Ma quello è un altro mondo.

De Laurentiis “piangina”?

Quindi per evitare di fare la figura del “piangina”, il presidente del Napoli, che nelle ultime ore ha dichiarato che con il fatturato della Juve lui avrebbe vinto dieci scudetti di fila, dovrebbe porre le condizioni per stare al passo della Juve. I bianconeri si sono costruiti il loro fatturato anno dopo anno, partendo certamente da un grande vantaggio e cioè da una base di tifosi che nessuno ha in Italia, ma poi hanno aggiunto mattone dopo mattone, mettendo in piedi una società all’avanguardia che guarda tutti con il binocolo. La Juve è il modello al quale tutti dovrebbero ambire. Anzichè lamentarsi De Laurentiis dovrebbe darsi da fare pianificando lo stadio di proprietà e invece sta ancora litigando con l’amministrazione comunale di Napoli su come gestire il San Paolo. Napoli è una grande piazza con milioni di tifosi in Italia, in Europa e nel mondo: il bacino è importante. Eppure l’impressione è che il Napoli sia ancora gestito come una società familiare, con i pregi e con i difetti di un’azienda poco strutturata di non grande respiro internazionale.

Meglio la squadra della società

L’impressione è che la squadra in campo abbia una dimensione diversa e corra a una velocità superiore rispetto a quello che la società sta facendo, invece, fuori dal campo. I risultati sono buoni, ma quando guardi il Napoli la mia personale sensazione è che ci sia tanto potenziale inespresso e che ancora si ragioni come facevano la grandi famiglie del passato. La Juve ha avuto uno sguardo sul futuro che le altre hanno mostrato solo in parte. Ci sta provando l’Inter e lo stesso ha provato a fare la Roma, ma il percorso è ancora molto lungo. I bianconeri sono avanti anni luce da ogni punto di vista. L’obiettivo di De Laurentiis non deve essere comprare altre squadre di calcio (ha già annunciato l’intenzione di prenderne un’altra dopo il Bari) ma valorizzare quella che ha tra le mani, studiando un piano di sviluppo del fatturato che al momento non sembra esserci. Solo così il gap con la Juve potrà essere tagliato.

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