Dogane chiuse, commercio in ginocchio. Ascom Luino fa appello a Fontana

luino ascom chiusura dogane

LUINODogane chiuse e negozi anche. Confcommercio Ascom di Luino invita ufficialmente il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, a visitare il mercato della città (foto di repertorio): «Così vi renderete conto dell’enorme crisi che ci sta investendo e che richiede provvedimenti ad hoc».

La lettera a Fontana

«La chiusura delle dogane ha creato e sta creando un violento arresto economico per centinaia di piccoli imprenditori e inizia a farsi concreto il rischio che si possa assistere alla chiusura forzata di molti esercizi commerciali». Questo uno dei passaggi della lettera “a cuore aperto” partita da Luino con destinazione Pirellone.

Dogane chiuse, mercato vuoto

Franco Vitella e Luca Gobbato, rispettivamente presidente e direttore di Confcommercio Ascom Luino, si rivolgono direttamente al governatore Attilio Fontana e all’assessore allo Sviluppo economico Guido Guidesi. Chiedendo loro di venire a visitare lo storico mercato cittadino del mercoledì per rendersi conto della gravità della situazione. Un mercato che ha registrato un calo delle presenze del 50-70% e che è specchio della crisi che ci sta investendo e che richiede provvedimenti specifici per il nostro territorio», denuncia Vitella.

La dipendenza dai turisti svizzeri

Il perché della crisi di Luino e del Luinese è presto spiegato, come si legge nella missiva firmata da Vitella e Gobbato, in questa parte del territorio il tessuto imprenditoriale è prevalentemente formato da micro e piccole imprese che compensano la limitata presenza di industrie e manifatture e l’assenza di aziende di grandi dimensioni. «Si tratta di attività che hanno nella vicinissima Svizzera il principale bacino di utenza, venuto meno nel periodo del primo lockdown e ancora dal 10 dicembre scorso in poi, con il divieto di ingresso dei cittadini elvetici in Italia».

A luglio “spariti” 50 mila svizzeri

Le frontiere di fatto chiuse non hanno consentito l’accesso anche a cittadini tedeschi, olandesi e, in minor numero, francesi e di altre nazionalità. Nel solo mese di luglio si è registrata una riduzione di 50 mila turisti svizzeri. sono “spariti” 50 mila svizzeri. In quattro mesi quasi 150mila visitatori elvetici in meno, ai quali si aggiungono quelli di altre nazionalità.

Il futuro preoccupa

«Un durissimo colpo – prosegue Vitella – per l’economia locale che si è sviluppata e vive grazie ai clienti svizzeri, ma che ora è al collasso proprio a causa della loro assenza. E in un simile contesto inizia a farsi concreto il rischio di una chiusura forzata di esercizi che potrebbero non riprendere più l’attività, soffocate dal peso dell’indebitamento e dall’impossibilità di far fronte agli impegni presi. Uno scenario con risvolti pesanti sul piano dell’occupazione e per gli aspetti sociali».

Contributi regionali al commercio, Ascom: «Segnale importante, ma non sufficiente»

luino ascom chiusura dogane – MALPENSA24