Naviglio, dopo decenni via alla rimozione dell’amianto nell’ex Cedrati di Turbigo

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TURBIGO – Se non è una data storica per Turbigo, poco ci manca. Perché l’intervento era atteso da anni, anzi decenni, e perché è destinato ad aprire nuove, importanti prospettive per lo sviluppo urbanistico del paese. Ne è convinta l’Amministrazione comunale che oggi, giovedì 25 febbraio, ha annunciato l’inizio dei lavori per lo smaltimento delle coperture in amianto della ex Conceria Cedrati (nella foto) sul Naviglio Grande. «Ci lavoravamo da mesi e mesi – sottolinea il sindaco, Christian Garavaglia – e l’intervento sarà a carico del privato che possiede l’area. Un risultato doppiamente importante: per il rispetto dell’ambiente e la tutela della salute da un lato e, dall’altro, perché proprio a fianco sorgerà il nuovo centro sportivo». I lavori, spiega Garavaglia, si svolgeranno in due fasi: prima la rimozione del verde infestante, iniziata oggi, e poi, quando sarà libero l’accesso agi edifici, la bonifica vera e propria dell’amianto. «Sono molto soddisfatto – non nasconde il sindaco – perché se n’è parlato molto, anche a sproposito, e ora, dopo tanto lavoro, abbiamo trovato una soluzione. Ringrazio per la collaborazione tutti coloro che hanno lavorato e stanno lavorando per raggiungere questo obiettivo: un altro tassello con cui gradualmente stiamo migliorando la nostra Turbigo».

Allevi: «Problema molto sentito in paese»

«Abbiamo sempre avuto un occhio di riguardo per la bonifica dell’amianto – rimarca l’assessore all’Ambiente, Fabrizio Allevi – e non solo perché ce lo impone la legge. Turbigo è molto sensibile su questo tema a causa delle vittime di mesotelioma pleurico, la malattia provocata dalle fibre di amianto, fra gli operai che lavoravano alla vecchia centrale Enel. C’è anche una sede dell’Associazione italiana esposti amianto. Negli anni abbiamo sempre stanziato fondi per i cittadini che intendevano rimuoverlo dai tetti delle case. Qui è in gioco un intervento di ben altra portata, dopo quello nei vecchi magazzini doganali: l’ex conceria Cedrati, una delle più grandi fra le oltre 50 che si contavano a Turbigo a metà degli anni 80, sorge nella zona di rispetto sul Naviglio e confina con il terreno su cui sorgerà il nostro centro sportivo».

«Grande risultato di rigenerazione urbana»

Ora che la bonifica è finalmente avviata, Allevi si toglie qualche sassolino dalla scarpa. «Ci hanno accusato di non prestare attenzione al problema, ma non è vero. La proprietà interverrà dietro nostra insistenza in un’area di pregio, di fronte al centro storico, su un sito abbandonato da decine di anni, forse 40. Finalmente vedremo la zona bonificata e risolti i problemi di carattere ambientale e di salute, perché le fibre di amianto presenti sono in notevole quantità e con un avanzato indice di degrado. E poi ci sono acque stagnanti, topi, vegetazione incontrollata. La proprietà dovrà investire parecchio, perché la bonifica andrà fatta su migliaia di metri quadrati, e nella maggior parte dei casi come questo il privato non dispone dei soldi sufficienti. Tutto ciò – prosegue l’assessore turbighese – in parallelo con l’iter, ormai avviato, del centro sportivo. Il risultato ottimale sarà riportare al paese una delle zone più importanti, con la riqualificazione dell’area, com’è nelle intenzioni della proprietà. Un traguardo di rigenerazione urbana cui si è arrivati attraverso l’interlocuzione con il Comune e con il Parco del Ticino. Perché nel nostro paese – conclude Allevi –  ci sono tante zone belle ma è difficile intervenirci, per la presenza della fascia di rispetto del Naviglio e del corridoio ecologico. Qui siamo riusciti a mettere fine ai problemi e questo ci rende felici».

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