OLGIATE OLONA – «Oggi ricordare è drammaticamente più semplice che in passato, poiché davanti ai nostri occhi si stanno riproponendo le tragedie dell’esodo e dell’eccidio, che rendono vivide le memorie delle foibe e delle emigrazioni forzate dalla terra natia da parte di migliaia tra uomini, donne, anziani e bambini. Nondimeno, proprio per il riproporsi di tali drammi contemporanei, ritengo sia essenziale ricordare a noi stessi, donne e uomini liberi, profondamente radicati in una città, in un Paese che sentiamo nostro, quanto siamo fortunati». Così l’assessore olgiatese Leonardo Richiusa, in rappresentanza del sindaco, oggi, venerdì 10 febbraio, alla commemorazione per la Giornata del Ricordo in via Piave, davanti al monumento per le vittime delle foibe (nella foto).
Erano presenti gli alunni della scuola primaria “Beato Contardo Ferrini”, che hanno omaggiato il ricordo delle vittime con la lettura di propri elaborati sul tema delle foibe. Sono intervenuti anche Ugo Nicetto, conoscitore della storia dell’esodo giuliano-dalmata, e il presidente dell’Anpi, Walter Mason: il primo ha parlato della conformazione delle foibe e della gravità della tragedia, Mason dell’attualità della violenza; entrambi hanno auspicato che la guerra e la crudeltà umana possano essere sostituite al più presto da una convivenza non bellicosa.
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