Con il Lockdown la provincia di Varese perde un giro d’affari da 5,5 miliardi

economia lockdown provincia varese

VARESE – «L’emergenza sanitaria – dice il presidente di Camera di Commercio, Fabio Lunghi – ci costringe a vivere in una situazione di allerta continua». Un’analisi dell’ufficio Studi e Statistica di Varese indica nel 66%, sulle 58mila complessive, la quota di imprese varesine oggi soggette al lockdown nel dovuto rispetto della normativa per contenere il coronavirus.

Quasi 40mila dipendenti coinvolti

Il che significa 38mila dipendenti coinvolti in questa situazione e la messa a rischio, in termini di giro d’affari provinciale, di circa 5 miliardi e mezzo nel caso in cui ci si dovesse avviare verso la normalità non più tardi di maggio. «Altrimenti – sottolinea Lunghi – questa cifra è inevitabilmente destinata ad aumentare, soprattutto tenendo conto del fatto che sono numerose le aziende manifatturiere, del commercio e della ricettività turistica già in difficoltà».

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Il problema della liquidità

Parole che il presidente dell’ente di piazza Monte Grappa esprime al termine di uno dei tanti incontri che, in questi giorni, sta avendo via web. In questo caso con i rappresentanti varesini del settore dell’agricoltura: «Se il food per il momento regge, le difficoltà principali del nostro settore primario sono legate al florovivaismo e, allineandosi a tutto il comparto turistico, all’ambito proprio dell’agriturismo. Siamo in una fase delicata, tutti insieme dobbiamo fare la nostra parte. Il nostro sforzo, così come quello delle autorità centrali, deve tradursi in misure semplici e rapide a favore dell’economia nel suo complesso. Questo, in particolare, sul versante della disponibilità di liquidità per le imprese. Come Camera di Commercio stiamo agendo in tal senso, usufruendo anche di risorse che la buona diligenza di chi ha gestito l’ente ci permette di avere ora a disposizione».

Consumate varesino

In un contesto così sfidante, ciascuno di noi è però chiamato a fare la propria parte: «Rivolgendomi a tutti gli abitanti della nostra provincia – conclude Lunghi –, mi sento di chiedere loro di fare tutti insieme uno sforzo per sostenere il nostro sistema economico: consumate e acquistate prodotti varesini e italiani. Alle imprese poi, anche in una prospettiva di recupero d’attività, vorrei lanciare l’invito ad aumentare la sinergia a livello locale: guardiamo con sempre maggior attenzione anche alla filiera corta. Oggi, più che mai, ne vale la pena». Da qui anche il suggerimento di ordinare il pranzo a domicilio, magari durante le festività pasquali, approfittando dei ristoranti e degli agriturismi che, ottemperando alle indicazioni regionali, possono fornire questo servizio anche in questa fase d’emergenza.

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