Al servizio della comunità: diario di un volontario della ProCiv di Canegrate

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CANEGRATE – Un’attività incessante per far fronte all’emergenza. Ore spese in carichi, consegne, necessità da raccogliere e risolvere, tra lavori dietro una scrivania e compiti in giro per il paese. È il racconto della giornata-tipo di un volontario della Protezione Civile, normale per lui, eccezionale per chiunque altro. Orari e mansioni raccolte a Canegrate, ma valide ovunque: il segno concreto e tangibile di una comunità solidale, che può contare su “angeli” molto terreni, laboriosi e silenziosi, pronti a mettersi all’opera in ogni circostanza. Anche la più rischiosa e impegnativa.

Si comincia dal banco alimentare, poi a scuola

canegrate volontari protezionecivile diarioLa giornata raccontata è quella di mercoledì 8 aprile, ma identica a tutte le altre, sabati e domeniche comprese. Si comincia al mattino con il ritiro delle derrate al banco alimentare (nella foto sopra). Subito dopo, la seconda tappa è a scuola: 12 computer portatili da ritirare e consegnare ad altrettanti ragazzi messi in difficoltà dalla didattica a distanza, che non possono seguire con i propri mezzi. Non c’è tempo da perdere, giusto il tempo di incassare un «grazie» e via di corsa, perché domani ci sarà da distribuire le mascherine casa per casa a ValVerde. La giornata scorre veloce e c’è chi gira le vie del paese per la colletta alimentare: il mezzo dell’associazione di volontari Argento Vivo passa bello carico davanti al Comune. Intanto la gente di AUSER e i cittadini che hanno scelto di aiutarli sono in giro a fare la spesa per gli anziani o a ritirare medicine: in una settimana servono più di 40 famiglie.

Al lavoro con buste di mascherine e buoni spesa

canegrate volontari protezionecivile diarioNella sede delle associazioni intitolata a Peppino Impastato c’è chi risponde al telefono a qualcuno che, chiuso in casa da settimane, si sente solo e ha voglia di fare due chiacchiere. Arriva mezzogiorno ed è ora di consegnare il pasto agli indigenti: ogni giorno una ventina da raggiungere; se il fiato è corto ci pensa la Polizia Locale. Pomeriggio: piega e imbusta, piega e imbusta: si prepara la distribuzione di mascherine a domicilio per il giorno dopo. Nel frattempo ragazzi e altri… un po’ meno giovani scarpinano a consegnare le prime, quelle bianche di tessuto che non sono d’ordinanza ma piacciono molto (si lavano e si riutilizzano; se si mette la cartaforno pare siano una garanzia…). Quelle consegnate oggi prima che venga buio saranno in tutto 150. Sempre oggi, i servizi sociali in Comune ci hanno dato dentro: su 264 domande presentate per i buoni spesa, ne hanno già vagliate 160, con 63 buste di buoni consegnate e altri 30 utenti contattati. Ed è già quasi il 9 aprile. Qualche ora di sonno e poi via, pronti a ricominciare.

Distribuzione a tempo di record

canegrate volontari protezionecivile diarioAnche quella di giovedì è una giornata intensa per Protezione Civile e volontari: con il loro impegno, unito a quello del Controllo del Vicinato e di altri volontari mobilitati dal Corpo musicale cittadino, la distribuzione delle 6.000 mascherine giunte dalla Regione viene completata per tre quarti. Con questo ritmo, si potrà chiudere l’operazione entro sabato. La zona che manca da coprire è quella delle Cascinette. Scusate Cascinette: i volontari sono simpatici ma non possiedono il dono dell’ubiquità… Come da programma, è stata consegnata una mascherina a ogni nucleo familiare. Ovunque persone gentili a consegnare e persone gentili a ricevere. Se qualcuno per qualche ragione è stato saltato, può segnalarlo allo 0331 463811 o scrivere una email a sociali@comune.canegrate.mi.it. Per completare la consegna delle mascherine “regionali” si è dovuta sospendere la distribuzione di quelle in tessuto già fornite dal Comune: le 100 richieste arretrate saranno evase subito dopo Pasqua. Indovinate da chi?

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