Il grande campione del ciclismo Eddy Merckx è uscito dall’ospedale e sta bene. Il campione fiammingo, uno dei simboli più importanti del ciclismo mondiale, era stato operato in urgenza a fine marzo e si sta godendo un periodo di convalescenza nella tranquillità della sua casa. Il Cannibale era stato portato al pronto soccorso dell’ospedale universitario di Jette la notte del 26 marzo per dei forti dolori addominali.
Dopo alcuni accertamenti, i sanitari hanno visto che l’intestino del campione si era rigirato e così, dopo aver avuto una diagnosi certa,hanno deciso di intervenire chirurgicamente per risolvere la torsione intestinale in atto. L’intervento, secondo la stampa belga, è stato risolutivo e anche se i medici sono stati costretti ad asportare una parte di intestino, Merckx non sarebbe mai stato in pericolo di vita. Il cinque volte vincitore del Tour de France e del Giro d’Italia ha raccontato al quotidiano fiammingo Het Laatste Nieuws di aver avuto dei dolori terribili durante quella notte tanto da svegliarsi in modo sofferente e per questo la moglie, preoccupata, ha deciso di portarlo subito al pronto dell’ospedale universitario di Jette, dove il personale sanitario è prontamente intervenuto.
Merckx alla stampa belga ha voluto precisare di non essere mai stato in pericolo di vita e di non aver avuto complicazioni durante l’intervento chirurgico. Il suo decorso post operatorio si è svolto in modo positivo e veloce e per questo, trascorsi alcuni giorni, il Cannibale ha potuto far rientro a casa, dove viene seguito ed accudito dai propri familiari. Eddy sta bene, ma ha perso molto peso.
L’assenza del fiammingo era stata notata nelle ultime settimane, perché non era mai intervenuto durante le Classiche di primavera e in particolare durante il Giro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix, corse che nel totale ha vinto 5 volte nella sua lunga carriera. Gli appassionati sperano di rivederlo presto alle corse o di leggerlo sui quotidiani nazionali per commentare le prossime grandi corse della stagione ciclistica.
Articolo a cura di Tuttobiciweb.it