Ego Airways, la disperazione dei dipendenti. Si muovono gli avvocati 

malpensa martina ego airways

MALPENSA – E’durata soltanto 4 mesi l’avventura nei cieli di Ego Airways, compagnia aerea italiana di cui si ricordano soltanto i primi voli test su Malpensa e tanti sogni di gloria svaniti in poco tempo. Tanti assistenti di volo, piloti e dipendenti di terra ci hanno creduto. E ora alcuni di loro, come spiega l’avvocato di Varese a cui si sono rivolti, hanno deciso di adire a vie legali per fare valere i loro diritti. Da novembre, infatti, non percepiscono un solo centesimo. 

Il lancio con Ego

Creata nel 2020 da una cordata di imprenditori piacentini e di proprietà dell’Ocp Group, Ego Airways si è definita, al momento della creazione, come una compagnia aerea di nuova concezione che puntava sulla qualità del servizio. Poco dopo l’apertura i piani di sviluppo sono stati ridimensionati e l’attività di Ego Airways è proseguita grazie al contratto dei voli charter per la squadra di calcio del Napoli che soddisfatta, dell’alta qualità del servizio, aveva richiesto il rinnovo contrattuale. Questa bella promessa della “Compagnia made in Italy” è però svanita nel nulla il 17 settembre 2021, soltanto dopo 4 mesi di attività di linea.

La fine della compagnia 

Il Consiglio d’Amministrazione, guidato dal Presidente Marco Busca, ha inaspettatamente deciso di fermare i voli di linea dopo avere trasferito la base operativa da Catania a Forlì. «Da quel momento, l’unica comunicazione ricevuta dai 52 dipendenti è stata un lapidario “trattative in corso”», spiega l’avvocato. A dicembre Martina, l’unico Embraer 190 della flotta, è tornato al lessor. Successivamente Ego si è autosospesa il Coa (Certificato di Operatore Aeronautico) e da poche settimane il sito web egoairways.com è stato chiuso. 

Il destino dei lavoratori 

I dipendenti, come sempre accade durante queste crisi aziendali, stanno subendo i danni maggiori. «Da 5 mesi non percepiscono un solo centesimo, dato che a dicembre 2021 l’azienda ha presentato una domanda di proroga della CIGS e ha aspettato l’uscita del decreto di approvazione, avvenuta lo scorso 17 marzo», denuncia il legale. «A tale situazione si aggiunge il mancato pagamento del Fondo di integrazione salariale del Trasporto Aereo (FSTA) per gli anni 2020 e 2021. La richiesta, ad oggi, è stata respinta – parrebbe – per probabili irregolarità nella gestione della pratica. Inoltre diversi piloti, per potere essere assunti, hanno dovuto farsi carico dei corsi d’addestramento al pilotaggio dell’Embraer 190 sborsando circa 21mila euro a testa e ritrovandosi con un debito da rimborsare. La prostrazione e la disperazione dei dipendenti di Ego Airways ha fatto sì che una parte di loro si stia muovendo per adire le vie legali per fare valere i loro diritti». 

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