Omicidio nei boschi dello spaccio: la Procura di Busto pensa a una task-force anti-droga

rescaldina sicurezza omicidi decorato

RESCALDINA – Manca soltanto l’ufficialità ma è ormai prossima l’identificazione certa del 30enne maghrebino ucciso nei boschi del Rugareto a Rescaldina. Il corpo del giovane, assassinato con un colpo d’arma da fuoco alla nuca, è stato scoperto sabato 2 aprile da alcuni passanti nell’area verde che si estende lungo via Gerenzano da anni nota quale grossa piazza di spaccio.

L’identificazione della vittima

Una volta accertata l’identità della vittima i carabinieri della compagnia di Legnano, coordinati dal sostituto procuratore di Busto Carlo Alberto Lafiandra con la supervisione del Procuratore della Repubblica di Busto Carlo Nocerino, potranno accertarne frequentazioni e affari. E’ certo, infatti, che l’omicidio sia maturato nell’ambito del traffico di stupefacenti. E la vittima, ragionevolmente, è nota agli ambienti giudiziari. Sapere quali fossero amici e nemici del 30enne e in quale ambito “operasse” avvicinerà gli inquirenti all’identità dell’assassino. O degli assassini.

Accertamenti balistici

Sono infatti in corso accertamenti balistici necessari a stabilire se il 30enne sia stato ucciso da un killer (ipotesi esecuzione) oppure se sia “caduto” in uno scontro a fuoco tra due gruppi opposti. L’omicidio, il secondo in tre anni per questioni di droga nella zona, unito al quadro noto da anni del radicamento di un fiorentissimo mercato della droga nei boschi di Varesotto (da Nord a Sud) e Alto Milanese (numerosissime le operazioni mirate a smantellare veri e propri supermercati dello spaccio con i pusher “residenti” in tende e bivacchi per settimane senza mai uscire dall’area boschiva con tanto di sistema di vedette e guardie del corpo) hanno spinto il Procuratore Nocerino, nell’ambito della riorganizzazione degli uffici giudiziari bustocchi, a creare una task-force anti-droga.

Una task-force anti-droga

Oltre allo spaccio nei boschi, gestito prevalentemente da nordafricani, in zona è presentissima la vendita di droga nei centri abitati, in capo soprattutto alla criminalità albanese. Si parla di fantasmi in entrambi i casi: giovani, incensurati molto spesso, con nessun radicamento con il territorio. In molti casi non è neppure chiaro come siano arrivati in Italia. Fantasmi che arrivano proprio per dedicarsi alla vendita di droga. Non è chiaro se le cellule agiscano individualmente o se vi sia una regia superiore.

rescaldina omicidio boschi droga – MALPENSA24