Elezioni Saronno, il ritorno di Gilli: «Obiettivo ballottaggio. Poi me la gioco»

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SARONNO – “Torniamo alla normalità”. Più che uno slogan è un mantra per Pierluigi Gilli, già due volte sindaco e che, a distanza di dieci anni dal suo secondo mandato, torna in pista alla guida di una lista civica chiamata Con Saronno, affiancata da una lista politica targata Italia Viva, Azione e + Europa. Tre contenitori politici (e partitici), che guardano a un unico (e medesimo) elettorato: quello moderato di centro. E che provano a giocare la partita delle comunali sotto lo stesso tetto (ognuna con la propria bandiera ben in evidenza nel simbolo), per capire se l’alchimia politica dell’unire le forze sprigionerà la chimica giusta e avrà le gambe per trasformare quella che al momento è un’ipotesi a livello nazionale, in un progetto più solido su scala locale, a partire (nella nostra provincia) proprio dalla città degli amaretti. Dove a settembre arriveranno per sostenere la candidatura di Gilli anche Matteo Renzi e Carlo Calenda.

Normalità: punto di ritorno e di partenza

Normalità, come punto di ritorno e… di partenza. Ma anche come parola chiave, che vien fuori più volte nel discorso di presentazione della propria candidatura di Pierluigi Gilli. Il quale, nel toccare i nodi salienti «di un programma che non è un libro dei sogni come spesso si usa fare in campagna elettorale», fa più volte riferimento ai suoi anni da primo cittadino e alle cose fatte alla guida di Saronno. Per poi saltare a piè pari i mandati di Luciano Porro e l’attuale di Alessandro Fagioli bollati, il primo come «poco brillante» e il secondo come «carente».

L’impresa eccezionale è essere normale

Per Gilli l’impresa, oltre a puntare «al ballottaggio, perché altrimenti non sarei certo qui», è quella di riportare in sella alla città «un sindaco e una giunta che sappiano puntare alla normalità». Che tradotto significa «ordinaria amministrazione, ma non nel senso di “vivacchiare”, bensì nell’accezione di attuare una politica concreta». E ancora più nel dettaglio: «Decoro, asfaltature, valorizzazione del patrimonio comunale, viabilità, cura del verde con particolare attenzione al parco del Lura e all’Agro saronnese e attenzione al commercio, quello di vicinato, poiché per ogni serranda abbassata un pezzo di città muore».

E a chi pensa che quella di Gilli sia una proposta minimal, il due volte sindaco risponde: «Non è così. Anzi, è proprio così. Ma perché stiamo vivendo un momento difficile, dove la crisi sanitaria ha inciso e (forse) inciderà di nuovo. E dove inoltre non ci sono più a disposizione i soldi di un tempo. Forse, ora qualcosa arriverà nelle casse dei Comuni, ma tutto dipende dal governo. Per questo motivo riuscire a portare avanti un’azione amministrativa concreta, significa pensare e realizzare progetti e lavori fattibili. Niente voli pindarici. Solo così potremo dare il primo segnale di un ritorno, se non al benessere, per lo meno a quella normalità smarrita».

Moderato anche nelle critiche

Gilli, racconta più di un presente alla presentazione organizzata ieri, martedì 21 luglio, al point elettorale di piazza De Gasperi, non ha un particolare feeling nè con l’attuale sindaco leghista Alessandro Fagioli, ma neppure con il candidato del centrosinistra Augusto Airoldi. Però non lo dà a vedere più di tanto, anche perché (ma questo non lo dice) al momento del ballottaggio (sulla base del risultato elettorale) l’ex sindaco potrebbe giocare un ruolo decisivo e decidere, a seconda delle scelte, la direzione politica della prossima amministrazione. Forse anche per questo non affonda i colpi sul passato e nemmeno (più di tanto) sul presente.

Sicurezza, promessa tradita

Tranne che sul tema sicurezza. Argomento caro al Carroccio e che «cinque anni fa ha polarizzato l’intera campagna elettorale. Non si è parlato d’altro», dice prima di chiedere: «Ma oggi Saronno è più sicura? Direi di no. E cosa è stato fatto per migliorare la sicurezza della gente? Poco o niente. Basti pensare che abbiamo meno agenti di polizia locale in servizio. Quasi tutti dedicati al controllo dei parcheggi. Il che vuol dire due cose: che questa amministrazione ha puntato a fare cassa con le multe e ha tolto forze ai necessari servizi di controllo per la sicurezza. Infatti, i problemi che avevamo in alcune zone della città sono stati solo spostati in altri luoghi. Non risolti. E delle cose fatte come i vigili di quartiere sono rimaste solo le sedi. Vuote, perché gli agenti mancano ormai da tempo».

A breve i nomi

E, considerata la parola chiave della campagna elettorale di Gilli, alla fine è normale che non ci siano colpi a sorpresa, tanto che a chi ha chiesto di svelare qualche nome pesante in lista, il candidato sindaco ha risposto: «Abbiamo gente di valore. Non voglio dare nomi per non rischiare di fare, involontariamente, torto a qualcun altro. Posso dire che in squadra avremo diversi giovani che potranno crescere. E persone impegnate in molte realtà cittadine. Anche sportive. Che però riveleremo più avanti».

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