«Esalazioni nauseabonde», scatta il blitz. C’erano 12 cani in una villa di Albizzate

ALBIZZATE – Quando sono arrivati, i carabinieri, i funzionari dell’Ats e le guardie ambientali hanno trovato cinque cani in giardino e sette in casa. Decisamente troppi, costretti oltretutto a vivere in condizioni igienico-sanitarie pessime. L’odore dell’urina e degli escrementi non puliti da mesi rendevano l’aria insopportabile. Inevitabile il sequestro preventivo degli animali (sette su dodici) compiuto in una villa nel centro di Albizzate abitata da due pastori.

Il toro per le corna

Da oltre un anno il Comune era impegnato sul caso, raccogliendo le segnalazioni (e le lamentele) del vicinato non soltanto per le condizioni igienico-sanitarie e per i latrati notturni. Nel tempo era diventata anche una questione di sicurezza, visto che in più occasioni i cani erano scappati e – lo scorso febbraio – uno morì dopo aver provocato un incidente. «Abbiamo preso finalmente il toro per le corna», commenta il sindaco Mirko Zorzo. «Manca ancora qualche tassello per tornare alla normalità, ma siamo sulla strada giusta».

Ordinanza disattesa

Più volte il sindaco era intervenuto chiedendo ai due pastori di ripristinare legalità e decoro all’interno della loro proprietà, ma non si sono mai adeguati. Sei mesi fa Zorzo firmò persino un’ordinanza che imponeva di ridurre a cinque i cani (il numero massimo consentito per legge), giustificando la sua scelta dalle «esalazioni nauseabonde metaniche e ammoniacali generate dalla copiosa quantità di escrementi e di minzioni che si diffondono nella pubblica via e nelle pertinenze delle abitazioni confinanti». I diretti interessati non si sono mai adeguati. E ieri è scattato il blitz.

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