BUSTO ARSIZIO – Sono tre gli extracomunitari espulsi tra giovedì 2 agosto e ieri, domenica 5 agosto. I provvedimenti confermano l’incessante attività degli uomini dell’Ufficio Immigrazione della polizia di Stato.
Il primo costretto a lasciare l’Italia è un cittadino rumenoin esecuzione di una misura emessa dal Magistrato di Sorveglianza di Varese come alternativa alla detenzione presso il carcere di Busto. L’uomo è un pluripregiudicato con precedenti penali e di polizia per falsa attestazione e dichiarazione a pubblico ufficiale sulla propria identità. Inoltre il rumeno era già stato trovato in possesso ingiustificato di chiavi alterate e di grimaldelli e aveva opposto resistenza a pubblico ufficiale. Un’evasione, lesioni personali, maltrattamenti in famiglia e verso i fanciulli, danneggiamento di sistemi informatici e telematici, frode informatica, porto di armi e di oggetti atti ad offendere, guida senza patente, associazione per delinquere e numerosissimi furti e furti aggravati, rapine e immigrazione clandestina, completano il suo lungo “curriculum” di malavitoso. L’uomo è stato accompagnato dagli agenti del commissariato di Busto Arsizio alla frontiera aerea di Linate, dove è stato definitivamente rimpatriato.
Rimpatriato anche un cittadino senegalese, detenuto nel carcere di Busto. L’uomo, con precedenti penali e di polizia per numerosi reati inerenti gli stupefacenti, per i quali era stato peraltro colpito dal divieto dimora nel Comune di Torino e numerosissimi reati in materia di immigrazione clandestina, era stato colpito da diversi decreti di espulsione. Mai ottemperati.
Ieri, domenica 5 agosto, è stato espulso con provvedimento del Prefetto di Varese, eseguito dal questore, un cittadino marocchino. Anch’egli era in carcere a Busto, e in passato si era reso protagonista di furti, lesioni personali, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento, minaccia, rissa, atti persecutori nei confronti della ex compagna e della figlia minore, nonché per immigrazione clandestina.