Fagnano, al Castello si lavora per spostare Geasc nella “palazzina della Sanità”

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VARESE – E’ il trasloco di Geasc a tenere banco e far discutere (più o meno apertamente) la politica locale. E l’ultimo domicilio pervenuto per accogliere la municipalizzata “sfrattata (per ora solo a parole) per fare spazio alla polizia locale, è la palazzina di piazza Gramsci dove Ats Insubria e Asst Valle Olona offrono una serie di servizi sanitari.

Una proposta caldeggiata dal consigliere leghista e capogruppo di Più Fagnano Fabio Beltemacchi e che pare abbia convinto sia il sindaco Elena Catelli che il suo braccio destro operativo l’assessore Luigi Rosa. E a conferma che il  “giro di valzer” che porterà i vigili nell’attuale sede di Geasc e quest’ultima nella palazzina sanitaria arriva dalla riunione (piuttosto segreta) che si è tenuta in mattinata (mercoledì 16 dicembre) al Castello. Alla quale hanno partecipato il presidente Geasc Luciano Almasio e il consigliere Giacomo Navarra. Entrambi esponenti di Forza Italia, ovvero la forza di maggioranza più dubbiosa rispetto all’intera operazione.

Traslocando

Se dipendesse solo dal sindaco Catelli il trasloco sarebbe già compiuto in due mosse: i vigili al posto di Geasc e Geasc al posto del vigili. Operazione che ha iniziato a delinearsi proprio su questo scambio. Che avrebbe avuto anche un risvolto politico. O almeno così dicono, sottobanco, anche i favorevoli al trasloco. “Un cambio di sede – spiegano – per dare alla polizia locale una sede dignitosa e mai realizzata dalla passata amministrazione, ma anche per lanciare un segnale a Forza Italia e sfilare agli azzurri anche il loro ultimo baluardo”. Insomma due piccioni con una fava.

Ma le cose, soprattutto a Fagnano, non sempre vanno come prospettate. E siccome il cambio secco sarebbe stato letto come un’entrata a gamba tesa troppo pericolosa per una maggioranza ora più solida ma non ancora affrancata, l’entourage più vicino al sindaco ha consigliato un giro più lungo.

Con la dolcezza si ottiene tutto

Con la dolcezza si ottiene tutto, insomma. E così dall’imposizione si è passati a n atteggiamento più dialogante. “Più che altro per ammorbidire gli ostici alleati”, commentano al Castello. Anche perché la decisione è stata di fatto presa: “La polizia locale va in Geasc”.

E’ quindi stato concesso alla municipalizzata di trovarsi una nuova sede. Tanto che è spuntata la proposta di alcuni spazi commerciali proprio a due passi dall’attuale posizione. Idea svanita, a quanto pare. Perché, si dice, che l’amministrazione abbia messo gli occhi sulla palazzina di piazza Gramsci. Che sarebbe troppo grande per la sola Geasc, ma offrirebbe tutta una serie di opportunità ancora in fase di valutazione. Ora l’obiettivo è capire se la cosa si può fare e se gli spazi in eccesso potranno trovare qualche “coinquilino” della municipalizzata.

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