Fagnano, il caso dell’assessore smentito e le preoccupazioni del sindaco

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La giunta di Più Fagnano

FAGNANO OLONA – Se parla prende sberle (politiche). Ma anche se non parla. E non risponde alle sollecitazioni delle opposizioni. E nella maggioranza di Più Fagnano inizia a montare il caso Gabriele Moltrasi.

Sono bastati due consigli comunali per mettere a nudo i problemi della maggioranza. Ma anche per confermare una serie di dubbi che molti (dell’opposizione certo, ma anche della maggioranza) hanno. E che, rivela qualcuno sotto banco, sotto sotto iniziano a preoccupare anche il sindaco Elena Catelli. Ma andiamo con ordine. Poiché sta anche venendo avanti l’ipotesi che, se non subito, quasi certamente a settembre, qualcosa nella squadra di governo potrebbe cambiare.

L’assessore smentito

Nel primo consiglio comunale vero l’assessore ai Lavori pubblici Gabriele Moltrasi si è prodotto in una battaglia solitaria nel rintuzzare (e bocciare) tutta una serie di richieste avanzate dalle minoranze e riguardanti una lista di lavori da fare nelle scuole. In quell’occasione Moltrasi fu un baluardo nel difendere la libertà della maggioranza di scegliere cosa fare. Ma anche cosa non fare, ovvero niente controsoffitto alle Rodari, niente impianto audio in aula magna Fermi e via e via e via. «Peccato però – fa notare Paolo Carlesso di Fagnano Bene Comune – che qualche giorno dopo il sindaco, per mezzo stampa, fa sapere che invece quelle opere si faranno».

E sulla base della parola stampata Fagnano Bene Comune produce una serie di interrogazioni “a sorpresa” per l’ultimo consiglio comunale. Durante il quale il Moltrasi sceglie di rimandare le risposte a settembre. Cautela dell’assessore? Forse. O forse no. Se è vero che fuori consiglio, e a notte inoltrata, l’assessore pare abbia spiegato il suo silenzio dicendo di non essere tenuto a rispondere per qualcun altro. Forse in riferimento al sindaco, alle spiegazioni rilasciate e ai lavori che, al contrario di quanto detto da Moltrasi, invece si faranno. Sul dietro le quinte Carlesso non entra nel dettaglio e si limita a un commento che la dice lunga: «Diciamo che ho avuto la netta sensazione che “la mano destra di questa maggioranza non sa cosa stia facendo la mano sinistra”». Insomma non si parlano.

I problemi sotto l’ombrellone

Il dubbio che qualcosa ancora non funzione in cabina di regia del Castello però non appartiene solo alle minoranze. Anche Forza Italia inizia a mugugnare. Motivo? L’intervento sulla Cirinnà del vicesindaco Piera Stevenazzi durante l’ultimo consiglio che in un primo momento sembrava favorevole, ma rispetto al quale ha fatto subito retromarcia. Ma non solo.

Più di un forzista è poi convinto che Moltrasi sia stato lasciato solo dalla squadra con il risultato che non ne è venuto fuori per nulla bene. In entrambi i consigli comunali. E ancora: sempre nell’ultimo consiglio, hanno destato grandi perplessità  i tanti “non so” e “non ho ben capito” venuti fuori dalle risposte degli esponenti di governo alle opposizioni. E hanno bruciato come sale sulle ferite le manifestazioni di consenso dei presenti a un intervento di Marco Baroffio, consigliere di minoranza di Siamo Fagnano: “Se si va avanti così, le minoranze avranno vita facile nel far ballare la maggioranza a ogni consiglio”. Questo il lapidario commento di qualche esponente azzurro. Che incassa consensi anche in casa Carroccio.

E il sindaco che fa?

Chi conosce bene Elena Catelli racconta di un sindaco in allarme. O meglio, in riflessione. Non ancora preoccupato, ma neppure così tranquillo. Insomma pare che il primo cittadino stia meditando se e come intervenire per dare una sterzata. Ed evitare il rischio di ritrovarsi a essere di fatto l’ombrello di tutto. Fuori dai denti: sta pensando a come mettere mano alle scelte iniziali, senza stravolgere equilibri e con l’obiettivo di avere una squadra, oltre che operativa, anche attrezzata a reggere gli urti politici e preparata sulle cose concrete. Cosa non semplice. Poiché non è che si può confezionare un vestito di gala se hai disposizione flanella.

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