Fagnano, opposizioni all’attacco in consiglio comunale: «E’ tutto fermo»

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Marco Baroffio, Dario Moretti (al centro), Paolo Carlesso

FAGNANO OLONA – Gabriele Moltrasi contro il resto del mondo, ovvero contro tutte le opposizioni della politica fagnanese. Se non fosse che in consiglio servono le mani alzate per votare i punti all’ordine del giorno, ieri sera, lunedì 24 giugno, Più Fagnano avrebbe potuto schierare in aula solo l’assessore ai Lavori pubblici. Moltrasi, infatti, un po’ perché gli argomenti erano per lo più di sua competenza, un po’ perché la maggioranza ha fatto come “i pesci in barile”, è stato il mattatore della seduta. Costretto dalle minoranze, più scafate e “sgamate”, a rintuzzare i colpi su più fronti: dai pali delle luce alle palestre (da sistemare e da fare), passando per i campi di calcio, i lavori urgenti nelle scuole e l’installazione dei condizionatori nelle aule dell’asilo Giovanni Paolo II. Consiglio comunale poco dopo la mezzanotte viene sospeso con ancora una serie di punti da discutere. Mercoledì, alle ore 20, il secondo round che prevede quale piatto forte la discussione e l’approvazione del bilancio di Geasc.

Aria tesa e condizionata

Il primo scazzo tra le parti arriva sull’istallazione dei condizionatori all’asilo Giovanni Paolo II. «Un lavoro che si sarebbe potuto fare subito», dicono le opposizioni di Siamo Fagnano, Fagnano Bene Comune e dei Cinque Stelle, «perché c’è stata una promessa anche di questa amministrazione. E perché c’erano già progetto e preventivo» e perfino chi avrebbe fatto l’intervento, ovvero Geasc. «Bastava fare una variazione di bilancio, perché in fondo si sta parlando di un intervento da 10 mila euro». E che invece, sempre secondo le minoranze, è stato congelato senza una vera motivazione. «A danno dei bambini che hanno sofferto il caldo e che lo soffriranno anche a settembre al rientro in aula». Moltrasi gioca subito la carta della cautela, ma sul punto dopo un lungo batti e ribatti, la maggioranza, o meglio l’assessore dimostra buon senso è promette che «la variazione verrà inserita nel consiglio di luglio» e aggiunge: «Comunque nei tempi per non penalizzare i bambini».

Punti di vista

Il primo consiglio comunale vero, dopo quello dell’esordio, offre una duplice lettura. A seconda del punto di vista dal quale lo si è osservato. Per le opposizioni, l’andamento della serata ha mostrato una maggioranza che regge per la forza dei numeri, ma annaspa sia sotto il profilo politico, «hanno lasciato solo per tutta la seduta un loro assessore, dimostrando di non essere squadra», dice Dario Moretti di Siamo Fagnano, sia sotto l’aspetto delle idee, «non solo hanno bloccato progetti già avviati, ma non sanno nemmeno da che parte girarsi», hanno rincarato la dose Marco Baroffio di Siamo Fagnano e Paolo Carlesso di Fagnano Bene Comune. Mentre, se visto con gli occhi della maggioranza, la lettura dei lavori consiliari potrebbe addirittura essere capovolta. Perché se da un lato è innegabile che, sotto i colpi delle opposizione, l’assessore ai Lavori pubblici Gabriele Moltrasi, il più sollecitato dal fiume di mozioni e interrogazioni, ha di fatto tirato il freno a mano su tutto, dall’altro, la sua, potrebbe anche essere una scelta strategica per imporre la nuova linea politica di Più Fagnano. Ovvero segnare una totale frattura con il recente passato. E per farlo, in politica, il metodo tanto dolce quanto efficace, per chi ha in mano le leve di comando, è quello di congelare le questioni ereditate. Insomma mettere i progetti su un binario morto.

E per farlo gli argomenti non mancano mai. Come ha dimostrato Moltrasi. La sua è stata davvero una prova di resistenza quasi fisica, fatta di argomentazioni, risposte e contro risposte. Per quasi quattro ore su una valanga di punti all’ordine del giorno, ma riassumibili in quattro argomenti. L’assessore ha “tirato su” una vera e propria diga. Eretta in beata solitudine, nel quasi totale silenzio di sindaco e giunta, che mai sono intervenuti per dare man forte, o far tirare il fiato, al loro soldato. Non un intervento per mettere il marchio sulle posizioni che Moltrasi ha tenuto dall’inizio alla fine. Davanti a un’opposizione in piena, con un fiume di mozioni, interrogazioni e domande su argomenti non certo semplici. Temi complessi, rispetto ai quali, il novello assessore si è destreggiato, pur non avendo (e sarebbe impossibile anche pensare il contrario visto che il suo mandato è proprio appena iniziato) ancora in mano il timone della situazione.

L’amministrazione del “futuro”

A riprova del disagio, imputabile ai primi passi al Castello, da un lato e della volontà di fare (altre scelte rispetto al passato) dall’altro, c’è la declinazione al tempo futuro dei verbi “fare” e “vedere”. E così sul rifacimento dell’illuminazione pubblica, Moltrasi ha spiegato che «la faremo. Non subito perché abbiamo apportato alcune modifiche al progetto ereditato dialogando anche con Enel Sole che dovrà fare gli interventi migliorativi». Su quando realizzare il nuovo campo di calcio in sintetico per gli allenamenti, ha risposto che «vedremo. Perché in queste settimane abbiamo incontrato i dirigenti del Fagnano calcio e raggiunto una bella intesa. Ora valuteremo le tempistiche dell’intervento anche in base al rifacimento dell’illuminazione e alle esigenze della società». Piede a tutta sul freno, e tempo futuro, anche sulla nuova palestra, argomento che aveva creato già dissidi anche ai tempi della maggioranza Simonelli e sulla quale l’amministrazione Catelli nutre più di un dubbio. Tanto che la risposta, sempre dell’assessore ai Lavori pubblici, è stata: «Riflettere in questo momento, senza pericolo di dover incorrere in sanzioni, ci permetterà di fare tutte le valutazioni necessarie per poter realizzare una struttura più funzionale rispetto a quella progettata».

Mani libere

In apertura di consiglio il sindaco Elena Catelli spacchetta qualche delega affidata agli assessori e assegna specifiche competenze ai consiglieri: Federico Fasolino seguirà Sicurezza e Controllo di vicinato; Fabio Beltemacchi il Decoro urbano; Elena Corio i Rapporti scuola – famiglia; Raffaella Croci  si dedicherà a Disabilità e abbattimento delle barriere e architettoniche ed Enrica Callini il Pliss del Medio Olona, Stili di vita e Tradizioni. Insomma il sindaco cesella la giunta e gli incarichi già assegnati. L’unico in maggioranza a non avere un compito particolare da seguire resta Giacomo Navarra, il quale, commenta qualcuno in maniera sibillina, s’è voluto proprio tenere le mani libere.

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