Fagnano, bocciate le mozioni. Minoranze: «Paese amministrato dai “signor no”»

fagnano olona minoranze

FAGNANO OLONA – «Il paese è amministrato dai “signor no”». E’ questo in sintesi quanto emerge dalle note ufficiali di Siamo Fagnano e Fagnano Bene Comune, che per voce dei loro capigruppo Marco Baroffio e Paolo Carlesso, hanno fatto «una serie di proposte ragionevoli e nell’interesse di Fagnano, ma nemmeno una è stata accolta dalla maggioranza».

Se siamo inutili ditecelo

«Siamo consapevoli di essere minoranza. Ma dopo l’atteggiamento della maggioranza nell’ultimo consiglio – dichiara Baroffio – abbiamo capito di essere inutili. Nemmeno le nostre richieste di studiare l’eliminazione del passaggio di mezzi pesanti e fare uno studio complessivo della viabilità sono state accolte. Bocciate con spiegazioni molto fragili forniteci dalla sindaco, dettate, visto le argomentazioni più dall’antipatia che da visioni politiche e amministrative».

Siamo Fagnano ha incassato anche un terzo no sull’ordine del giorno «in cui in modo chiaro e limpido chiedevamo di esprimersi contro ogni qualsiasi tipo di discriminazione. Anche qui la loro contrarietà non è stata supportata da una motivazione valida – continua Baroffio per poi concludere – Ci piacerebbe che se collaborazione deve essere, sia da entrambe le parti. La maggioranza e il sindaco credono di essere infallibili? A noi non questo non va bene, a questo punto però chiediamo che si assumano totalmente la responsabilità dei loro successi, fallimenti e sopratutto delle loro mancanze».

Bocciato il modello Calimali

Ripagato della stessa moneta anche Fagnano Bene Comune, che porta casa un triplo niet. Il primo sulla cura del verde pubblico sul modello Calimali. «Abbiamo proposto – scrive Carlesso – “forme collaborative di partecipazione alla gestione del verde” e chiesto all’amministrazione di mettere in condizione associazioni o singoli cittadini volontari di poter gestire di spazi parchi con carattere aggregativo presenti in paese, facendo lo sfalcio e la pulizia. All’amministrazione restava solo il compito di procurare le attrezzature necessarie. I vantaggi sarebbero stati molti, non solo economici, ma anche e soprattutto sociali. Per altro un esempio virtuoso di questo genere il Comune già lo conosce: I Calimali. Il risparmio economico delle manutenzioni sarebbe potuto essere reinvestito nel miglioramento dei parchi stessi».

Strada sbarrata anche sulla mozione che riguardava una linea d’indirizzo politico per la gestione delle gare di affidamento dei lavori. «Chiedeva di non ricorrere come prima opzione all’affidamento diretto, ma chiedere più offerte; la seconda richiesta era quella di prevedere la partecipazione alle gare di affidamento anche di cooperative con finalità sociali, perché in questo periodo di crisi si potrebbero avere delle ricadute positive anche sul tessuto sociale. Inutile dire quali sono state le risposte, alla prima un no da parte dell’assessore Bossi per niente motivato.
Alla seconda un no dell’assessore Rosa che sostiene che, in genere, già si fa così, senza linee d’indirizzo».

fagnano minoranze signor no – MALPENSA24