Fagnano, travolse e uccise una coppia di sposini: «3 anni sono troppo pochi»

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FAGNANO OLONA – Travolse e uccise una coppia di sposini guidando l’auto sotto l’effetto di stupefacenti: 3 anni sono troppo pochi. Oggi, con la nuova legge sull’omicidio stradale, rischierebbe una condanna a 8 anni. L’incidente è però avvenuto prima dell’entrata in vigore della norma: e la legge non è retroattiva. Manca ancora l’accordo tra la difesa dell’imputato e la procura di Busto Arsizio per il patteggiamento, così è stato rinviato per l’ennesima volta il processo a carico di Rubil Behri, accusato del duplice omicidio colposo dei due giovani coniugi Mario Cocco e Michela Furnari, i quali vennero travolti sul proprio scooter a Fagnano Olona l’ 11 luglio del 2015 da un’auto in sorpasso e a velocità sostenuta, con il conducente sotto effetto di sostanze stupefacenti, così come sostenuto dalla pubblica accusa.

Con la nuova legge rischierebbe una condanna a più di 8 anni

Già all’udienza preliminare ci fu il rigetto dell’istanza di patteggiamento da parte del Gup d Busto Luisa Bovitutti, la quale ritenne la pena di anni 3 di reclusione troppo bassa per essere “ratificata”, così il processo è scivolato verso il dibattimento davanti al nuovo giudice di Busto Giulia Pulcina la quale ha avvertito che alla prossima udienza del 3 ottobre se mancherà ancora l’accordo verrà aperto il processo dibattimentale. La procura di Busto non intenderebbe patteggiare al di sotto dei 4 anni di pena, vista la gravità dei fatti e delle circostanze. La posizione dei pubblici ministeri è condivisa dai difensori delle famiglie delle vittime, l’avvocato Lorenzo Sozio del Foro di Napoli ma con studio a Gallarate il quale difende le parti civili costituite della famiglia Cocco e dall’altro legale Tiberio Massironi il quale assiste le persone offese della famiglia Furnari. L’avvocato Sozio evidenzia: «Si tratta di un fatto molto grave per il quale l’imputato è sotto processo con la vecchia disciplina dell’omicidio colposo e non con la nuova norma dell’omicidio stradale che prevede pene, per un caso del genere, da 8 anni di reclusione a salire. Condivido il metro di valutazione del pm che cerca di adeguare il fatto alla propria gravità».
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