
FAGNANO OLONA – Messaggi vocali confidenziali e che invece diventano quasi di pubblico dominio. Una candidatura, quella di Samuela Besana, data per sicura e che, a sorpresa, cade come un birillo colpito da una palla da bowling e una denuncia, presentata alla stazione dei carabinieri di Fagnano Olona per reato di diffamazione. Che, questa l’ipotesi, sarebbe stato commesso da ignoti esponenti politici proprio ai danni del possibile candidato sindaco di Lega e Forza Italia. E mentre nel centrodestra il nome del candidato continua a mancare, entra in scena persino l’avvocato. Non come aspirante sindaco, ma perché di mezzo c’è una denuncia e un’indagine, che gli uomini dell’Arma stanno portando avanti. Insomma, a Fagnano scoppia quello che è già stato battezzato “il casino dei messaggini”. E ora la situazione politica tra Lega e Forza Italia potrebbe diventare ancor più ingarbugliata di quello che già è. Ma procediamo con ordine.
I fatti
Siamo a qualche giorno fa. Quando l’accordo tra Lega e Forza Italia sul nome del candidato sindaco sembra essere a un passo dall’essere chiuso. Il papabile, anzi la papabile, è la leghista Samuela Besana. Nome che raccoglie il consenso della Lega fagnanese. Non di Forza Italia, che tergiversa nel dare l’ok e si prodiga nel mettere sul piatto veti e, si dice, candidature forziste. Sta di fatto che, proprio in quei giorni di nomi fatti e sacrificati sull’ara della politica, Samuela Besana pare abbia inviato a un esponente dello stesso suo partito politico, cioè della Lega, alcuni messaggi vocali contenenti sue opinioni personali, e riservate, riguardo un altro esponente politico sempre della coalizione di centrodestra.
Una prassi piuttosto normale. E che sarebbe però dovuta restare strettamente confidenziale. Ma ciò non è accaduto. Poiché quei messaggini vocali non sono rimasti poi così segreti. E hanno iniziato a circolare. Di cellullare in cellulare. E perfino a superare i confini del campo alleato. Secondo la ricostruzione, infatti, pare siano stati addirittura spediti oltre “i confini” amici e arrivati a qualche avversario politico. Uno spam che ha messo in cattiva luce Samuela Besana, la quale ha visto tramontare la possibilità di essere candidata e danneggiare la sua immagine e reputazione. Al punto da affidarne la tutela a un legale.
Entra in scena l’avvocato
A dire il vero i legali messi in campo dalla Besana sono due: Andrea Macioci e Federica Puma, entrambi del foro di Roma. Che ora, a fronte della denuncia fatta, assisteranno l’ex possibile candidata sindaco nel procedimento penale in corso, che si instaurerà alla Procura della Repubblica di Busto Arsizio al fine di ottenere il risarcimento di tutti i danni subiti.
Insomma il clima, che negli ultimi giorni non era più così sereno, ora potrebbe farsi davvero teso, poiché, indipendentemente dal corso che prenderà la questione, la denuncia potrebbe alimentare sospetti e minare la fiducia, elemento fondamentale in una competizione così delicata com’è quella elettorale. Tanto più che la vicenda emerge proprio nel momento più caldo, ovvero alla vigilia dell’incontro decisivo in cui Lega e Forza Italia si dovranno sedere attorno a un tavolo per trovare una quadra. Ma soprattutto un nome che sappia mettere tutti allineati.