BUSTO ARSIZIO – Nel giorno del «decimo anniversario della salita al Cielo del Cardinale Carlo Maria Martini, Arcivescovo di Milano dal 1979 al 2002, e gigante della fede ma anche protagonista nella società civile e nelle dinamiche sociali», l’ex sindaco Gigi Farioli, capogruppo in consiglio comunale de “L’Italia c’è”, mette nero su bianco la richiesta di «intitolazione di una via, piazza, sala o ambiente pubblico» nel ricordo della figura del Cardinale deceduto nel 2012 all’Aloisianum di Gallarate. Stessa richiesta anche per don Luigi Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione, in una sorta di “par condicio” dei riferimenti religiosi.
A Busto per don Isidoro
Il Cardinal Martini è stato un «uomo che i bustocchi ricordano nelle diverse visite pastorali, ma anche per il profetico ed esemplare ricordo nel momento dei funerali di don Isidoro – il ricordo di Gigi Farioli – in quell’occasione parlò di “non semplice vuoto, ma soprattutto grande segno evangelico” per Busto, la diocesi e l’intero clero, “con la profezia di riaverlo forse presto nella santità della Chiesa”». L’ex sindaco richiama anche «il ricordo del Vescovo vicario già nostro indimenticato Prevosto Franco Agnesi comparso sulla stampa nazionale, con riferimento alle iniziative per i giovani (nella Pastorale giovanile Agnesi fu il suo principale e più vicino collaboratore)».
Un’intitolazione per il cardinal Martini
Ed è nell’ambito della riflessione «sul significativo rapporto tra fede e ragione, insegnamenti e testimonianze della Chiesa cattolica in un proficuo rapporto con gli impegni sociali e civili dei laici, credenti e non credenti», che Farioli coglie l’occasione dell’importante anniversario di oggi, 31 agosto, per auspicare che «nel percorso delle Pietre Vive della città di Busto, presto possa essere riservata una intitolazione di via, piazza, sala, ambiente pubblico al Cardinal Martini».
Ma anche per don Giussani
Non solo, l’ex sindaco, candidato alla Camera per il Terzo Polo, crede che «sia maturo il tempo, in occasione del centenario dalla nascita», per un’analoga intitolazione per «monsignor Luigi Giussani, che con altro carisma ma stesso spirito seppe dare vita alla importante realtà di Gioventù Studentesca prima e di Comunione e Liberazione poi. Altro gigante della fede i cui frutti la nostra Città ha potuto conoscere ed apprezzare e continua a conoscere ed apprezzare».