LEGNANO – Driiiin: «Sindaco la situazione è fuori controllo, orami anche la stampa vede il pericolo in città». Che fare? Molto semplice: organizzare un evento di partito, per dire che in effetti non si tratta più solo di percezione però dài, alla fine Legnano è in media con le altre città disastrate; dare un nome inclusivo ad un progetto vuoto patrocinato dalla giunta tipo: Legnano Si-cura; farsi i complimenti per la scelta del nome del progetto e sottolineare che “sicura” è anche “si cura”, in fondo in un mondo dove l’abito fa il monaco, perché puntare alla sostanza quando c’è già l’apparenza?; scaricare la responsabilità sulla Polizia Locale e sulla cooperativa Albatros, ricordando che i veri cattivi stanno al governo e non si curano abbastanza della sicurezza pubblica.
Diamo il vero nome alle cose
E no! Adesso basta. Se un minorenne usa (e abusa) l’alcool dopo la scuola nel parco Falcone Borsellino (nella foto in alto) e alle Gallerie Cantoni di pomeriggio si parla di ubriachezza molesta; se usa (e abusa) sostanze stupefacenti si dice che spaccia o consuma droga; se vandalizza l’arredo urbano è un vandalo.
Ricordiamo al signor sindaco che basterebbe applicare alcuni articoli del regolamento di polizia urbana, per dare un significativo contrasto a tutti quegli atti di disturbo alla serenità dei cittadini legnanesi.
Legalità a due facce
Diciamo basta anche alla cattiva abitudine di generalizzare e minimizzare quando accadono fatti gravi, basta chiudere un occhio anzi due; anzi, meglio ancora, ergersi a paladini della legalità, erigendo striscioni a Palazzo Malinverni, con slogan ovvi quali “Legnano è contro le mafie” per poi sottoscrivere lettere di solidarietà verso dubbi personaggi politici, che dovrebbero chiarire immediatamente alcune vicende non di poco conto per rispetto dello Stato, della legge e dei cittadini italiani.
Basta impunità.
Fratelli d’Italia Legnano Circolo Carlo Borsani
legnano sicurezza fdi pd – MALPENSA24