FdI Busto schiera Checco Lattuada per le regionali. «Cattaneo? Aspetti il suo turno»

BUSTO ARSIZIO – Il Circolo di Fratelli d’Italia di Busto ha scelto il suo candidato per le elezioni regionali: Francesco Lattuada, per tutti Checco, figura ormai storica della destra in città, già in lista all’ultima tornata elettorale per il Pirellone, quando però il partito di Giorgia Meloni era al 3%. «Siamo il Circolo più numeroso, esprimiamo il sindaco – sottolinea Lattuada, che attualmente è coordinatore di collegio di FdI – sentiamo la necessità di una rappresentanza ai livelli superiori». Insomma, se non ora quando? Resistenze però sulla controversa operazione-Cattaneo: «Ben venga in Fratelli d’Italia, ma se vuole candidarsi meglio che aspetti un paio d’anni di militanza nel suo nuovo partito».

Circolo di Busto unanime, e non solo

Busto è pronta. Lo annuncia il coordinatore cittadino dei “Fratelli” Massimiliano Nardi, che peraltro era tra i papabili per una candidatura: «Tutti hanno fatto la loro conversione sul nome di Francesco Lattuada e siamo contenti che abbia accettato l’invito a candidarsi – rivela – il Circolo si è espresso in modo unanime, ma il sostegno a questa candidatura va oltre i confini della città. Crediamo sia un candidato forte che può fare un ottimo risultato». E anche il sindaco Emanuele Antonelli, iscritto a FdI, è schierato con Lattuada: «Certo che sono contento della sua candidatura, se c’è una persona che merita è lui. Come abbiamo sempre detto, bisogna premiare chi ci ha creduto dall’inizio, e Checco è uno di quelli».

Manca l’ufficialità

Non è ancora tutto deciso – «al momento è solo ufficioso, spetta al regionale confermare» spiegano i “Fratelli” di Busto – ma Lattuada è già pronto a correre. Come cinque anni fa, ma era davvero un’altra epoca. «Le condizioni erano proibitive, nessuno venne eletto in provincia di Varese – ricorda “il Checco” – Fratelli d’Italia era al 3% ma a Busto facemmo un ottimo risultato, il 3,7%. Per Fratelli d’Italia Busto è una realtà effervescente, è il Circolo più numeroso, ci sono figure ormai storiche, io sono tra quelle, e non manca l’esperienza amministrativa. Quindi, perché no?».

Il fronte pro-Checco

Insomma, è ora di poter esprimere un consigliere regionale: «Finalmente il sud della provincia, visto che ho un forte sostegno che va da Lonate Pozzolo fino a Cairate (dove Lattuada vive e dove la moglie Elena Blini è consigliere comunale, ndr), può giocarsela. C’è la necessità di avere un rappresentante che alle politiche è mancato, per le dinamiche che determina il sistema elettorale». Anche per poter portare avanti quelle istanze che fino ad oggi in Regione non sono arrivate: «Ci sono temi che mi stanno particolarmente a cuore, come l’ambiente e la sanità. Si può fare meglio di quanto fatto fino ad ora, soprattutto sulla sanità, un tema preoccupante, soprattutto sul nostro territorio».

Stop a Raffaele Cattaneo

Lattuada sa che la competizione interna sarà forte, ma sostiene che «l’importante è che Fratelli d’Italia continui ad affermarsi eleggendo i propri rappresentanti ai livelli superiori, come in Regione. Solo così potremo esercitare un’azione politica a tutto tondo e iniziare un percorso di rinnovamento del Paese. Per ripartire, va benissimo Giorgia Meloni leader, ma è necessario proseguire il cammino con un progressivo radicamento che passa anche attraverso rappresentanti anche a livello regionale, dove oggi siamo esigui». Tra i competitor potrebbe esserci anche Raffaele Cattaneo, attuale assessore all’ambiente? «Siamo pronti ad accoglierlo a braccia aperte con il suo gruppo, è una persona intelligente, competente ed esperta – sottolinea Checco Lattuada – ben venga, maturerà i suoi anni di apprendistato in Fratelli d’Italia e poi potrà presentarsi, anzi sarà un valore aggiunto. Ma non subito, candidarlo ora sarebbe un’operazione frettolosa che non gioverebbe né a noi né a lui, che è persona di valore».

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