Dis-Unione, Ferno e Lonate divorziano anche con la Protezione civile

ferno protezione civile comunale

FERNO – Nasce il gruppo comunale di Protezione civile a FernoUno degli strascichi del divorzio da Lonate Pozzolo. Con la fine dell’Unione – ufficialmente dal primo gennaio del 2022 – cesserà di esistere la squadra di volontari che serviva entrambi i Comuni. Motivo per cui ieri, 13 dicembre, la sala consiliare ha ospitato un incontro tenuto dal sindaco Filippo Gesualdi e dal comandante della polizia locale Emanuele Mattei, con l’obiettivo di «sensibilizzare» i presenti a diventarne parte. E, in effetti, qualche riscontro c’è: il (quasi ex) team inter-comunale raccoglierà la sfida, per indossare la divisa di Ferno. Un’opportunità, certo. Ma anche un messaggio chiaro all’amministrazione lonatese dopo il congedo dei volontari, con un attestato di ringraziamento. Apprezzato a metà.

Ringraziamenti e congedi

I primi a farsi avanti sono i volontari del gruppo inter-comunale: «Entreremo a far parte del gruppo». E a margine dell’incontro, hanno approfittato dell’occasione per «ringraziare il sindaco di Ferno per aver manifestato la volontà di creare una nuova squadra». In questo senso, non si sono dimenticati dell’amministrazione lonatese del sindaco Nadia Rosa. Con una nota amara: «Ringraziamo per averci chiamato e consegnato gli attestati di riconoscimento per il lavoro svolto». Un gesto che, ai loro occhi, ha preso la piega di un «ben servito». Insomma, un modo «elegante» per congedare il gruppo. Il motivo? «Hanno deciso di aprire una convenzione con l’associazione Calluna Onlus per assegnare le attività della Prociv».

Dalle associazioni al gruppo

Alla base dell’iniziativa, la volontà di separare il gruppo comunale dalle associazioni che hanno anche compiti di Protezione civile. Lo ha spiegato il primo cittadino. Da una parte, le associazioni, che «hanno la possibilità di svolgere anche altri compiti – attraverso delle convenzioni – che sono di supporto all’amministrazione». Come, ad esempio, controllare che l’uscita da scuola si svolga in sicurezza. Dall’altra, il gruppo di Prociv, «che è un organo comunale, con un regolamento che vede anche un passaggio in consiglio». Ma soprattutto, è un servizio «fondamentale che viene convocato in caso di emergenze». E la pandemia ne è un esempio nitido.
La sede dei volontari sarà al comando della polizia locale, alle dipendenze del comandante. Proprio Mattei, oltre agli aspetti più tecnici, ha sottolineato il valore della Prociv: «È una missione: non per lucro o medaglie, ma per amore nei confronti di chi ha bisogno di aiuto». Ecco perché istituire un gruppo a Ferno è «un’ulteriore vantaggio che il Comune. La vedo come una grande risorsa. Senza timori o conflitti fra i vari enti associativi ma come un lavoro che coinvolge tutti, con i rispettivi ruoli e organizzati grazie al dialogo costante».

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