VALLE OLONA – «Stiamo ora affrontando un momento difficile della nostra storia, probabilmente il più complesso da 75 anni a questa parte. E come ci è stato insegnato, nei momenti difficili, occorre unirsi e farsi forza guardando ai valori più importanti». Con queste parole il vicesindaco di Solbiate Olona, Giuseppe Leo, ha esordito il suo discorso in occasione della festa della Repubblica di oggi, mercoledì 2 giugno. Complice il bel tempo e le allentate restrizioni anti Covid-19, i festeggiamenti si sono svolti in quasi tutti i Comuni della Valle Olona.
Unione e solidarietà
Si parte da Solbiate Olona, dove il sindaco, Roberto Saporiti e la sua giunta hanno dedicato la giornata della nostra Repubblica proprio all’esercito e ai volontari che stanno portando supporto al centro vaccinale di Malpensafiere di Busto Arsizio. «Proprio come nel 1946, anche 75 anni dopo i Solbiatesi hanno risposto con solidarietà sia durante la pandemia che ora, dato che sono oltre 50 i nostri volontari all’hub di Malpensafiere», ha sottolineato Leo, ringraziando nuovamente i concittadini per gli sforzi dell’ultimo anno.
La vittoria delle donne
Un ringraziamento ripreso che dal sindaco di Gorla Minore, Vittorio Landoni che, insieme agli Alpini e alla Protezione civile questa mattina ha incontrato alcuni cittadini in piazza Sandro Pertini. «Un giorno importante per la nostra storia, soprattutto perché per la prima volta anche le donne sono state chiamate al voto». Un passaggio fondamentale per la parità dei diritti tra i sessi, che ha ancora molta strada da fare e sul quale ha riflettuto anche la giovane sindaco del consiglio comunale dei ragazzi. «Nonostante la pandemia siamo contenti di essere riusciti a esprimere le nostre idee e di esserci sentiti cittadini, oggi più che mai», hanno detto i ragazzi di terza media.
Le celebrazioni sono continuate anche nei vicini Comuni di Gorla Maggiore, Fagnano Olona. Proprio in quest’ultimo il sindaco ha incontrato i diciottenni proprio davanti al tanto discusso Monumento ai caduti di via Piave, con la posa delle pietre d’inciampo e la consegna della Costituzione proprio ai neo maggiorenni.