Festa in piazza per Radice sindaco, il centrodestra ragiona sulla sconfitta

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LEGNANO – Ha giocato il tutto per tutto, rifiutando ogni apparentamento ufficiale e convinto di poter comunque rimontare i 10 punti di scarto che lo separavano dalla rivale del centrodestra. Lorenzo Radice (sopra, oggi all’ingresso del municipio) ha vinto le Amministrative più sofferte della storia di Legnano e inaugurato un nuovo corso per la città dopo la crisi politica del centrodestra, l’inchiesta Piazza Pulita, gli arresti, le intercettazioni e i tanti, inutili, ricorsi della passata maggioranza alla giustizia amministrativa. Il risultato finale è di 11.974 voti raccolti al ballottaggio contro i 10.173 di Carolina Toia, pari al 54,07% contro il 45,93%. Al primo turno erano stati 8.875 contro 11.615: Toia ha perso al secondo turno quasi 1.500 voti, mentre Radice ne ha guadagnati oltre il doppio. E oggi festeggia, da piazza Morelli in corteo con i fedelissimi fino al Comune fra i clacson delle auto di passaggio e infine in piazza San Magno, tra cori, bandiere, bottiglie di spumante e una, regalata, di un vino che porta il suo cognome.

Il vincitore: «Create relazioni reali, non virtuali»

«Qualche giorno fa – ha detto a caldo – ho ripensato a questi 9 mesi di campagna, alla prima riunione quando una decina di matti mi hanno chiamato per chiedermi di accettare la candidatura a sindaco. Abbiamo iniziato a lavorare in uno dei momenti più difficili da non so quanti anni per il nostro Paese e abbiamo cominciato a creare relazioni reali, non virtuali, che sono state la base per creare un gruppo, una comunità di colore arancione. Ora vi chiedo solo una cosa – ha aggiunto rivolto ai suoi sostenitori – perché cinque anni sono lunghi e ci saranno momenti alti e bassi, belli, brutti e difficili: bene, dobbiamo rimanere insieme. Questo successo l’abbiamo ottenuto insieme, io ci ho solo messo la faccia ma il lavoro lo avete fatto voi, e vi guardo a uno a uno, quindi si va avanti tutti insieme. Ha vinto Legnano, adesso andiamo a farlo davvero».

Toia e C. quasi tutti in silenzio

Nessun commento ufficiale dal centrodestra, a cui la sconfitta è apparsa chiara fin dai primi risultati dello scrutinio, con quasi tutti i seggi a favore di Radice e i consensi per Toia ovunque in calo rispetto a due settimane fa. Al vincitore ha fatto di persona i complimenti, sinceri, Gianluigi Grillo, che resta in Consiglio ma nel gruppo di Fratelli d’Italia. «La sua è stata sicuramente una bella campagna – ha detto Grillo – senza toccare la persona o andare contro l’avversario, mostrandosi più moderato del suo elettorato. D’altra parte – ha analizzato le ragioni della sconfitta – ha saputo coinvolgere il mondo degli oratori e dell’associazionismo, cosa che noi non siamo riusciti a fare. E si è visto che portano voti. Come opposizione – ha concluso l’ex consigliere di Forza Italia – vigileremo e faremo le nostre proposte, visto che il nuovo sindaco si è detto aperto al dialogo e che Amadei (uno dei consiglieri uscenti del Pd, rieletto, nda) ha parlato di pacificazione tra le parti. Sarà importante farlo soprattutto in questo periodo di provvedimenti necessari a favore della cittadinanza». Per Romano Colombo, capolista della civica Toia Sindaco, «al centrodestra sono mancate in misura notevole le presenze nell’ultima votazione. Parliamo di migliaia di persone che non sono andate al secondo turno ed è tipico del centrodestra quando vince il primo turno. In più, probabilmente Radice ha preso voti anche da altre liste. Le due cose sommate hanno fatto una bella differenza. L’unico rammarico è forse essersi seduti un po’ dopo il primo risultato».

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