FILIPPO BIAFORA: “Settimana prossima firma Friedkin e Fonseca non è in dubbio”

Friedkin è pronto a salire sul ponte del comando, tanto che già nei prossimi giorni il magnate texano diventerà ufficialmente proprietario della Roma. Conferma da parte di Filippo Biafora, il giornalista de Il Tempo, primo giornalista in assoluto a pubblicare la notizia del concreto interessamento del texano verso la Roma, che ha indicato come possibile data di riferimento per le firme il prossimo 28 febbraio: “Diciamo che tra il 28 febbraio e i primissimi giorni di marzo ogni momento è quello giusto. Siamo veramente in dirittura d’arrivo con le firme dei contratti preliminari. E’ stato tutto risolto, tutte le clausole sono state concordate e scritte, siamo al momento delle firme. Si tratta semplicemente di burocrazia. Servirà poi ulteriore tempo per il closing. Anche in questo caso si tratta delle classiche pratiche di burocrazia italiana”. L’imprenditore americano a capo di un gruppo industriale che fattura quasi 10 miliardi di euro annui sta entrando nel pianeta giallorosso in punta di piedi: “Loro sono stati molto silenziosi, hanno tenuto un profilo molto basso, non si sono mossi facendo grossi proclami. Tanto che finora non ha mai rilasciato interviste ufficiali. Era stato a Roma a novembre, ma lo abbiamo saputo tardi e non siamo riusciti a intercettarlo. La Roma per lui sarà un vanity asset: qualcosa che servirà a farne accrescere la visibilità. Quindi se il club andrà bene, anche lui ne avrà un ritorno. Sarà comprata dal gruppo di Friedkin, il che è una garanzia maggiore: si inserisce così in un circolo virtuoso. La cifra che viene spesa è la più grande garanzia per i tifosi della Roma. Se un imprenditore di successo spende una cifra del genere mi viene difficile pensare che venga a vivacchiare, per fare quinto o sesto posto. Non avrebbe alcun senso. Friedkin inoltre metterà il figlio qui a Roma: sarà un po’ lo Steven Zhang della Roma”.

Petrachi in bilico

All’inizio potrebbe esserci una continuità rispetto al presente in quanto ai quadri dirigenziali: “Sicuramente nella prima fase resisteranno i dirigenti attuali, poi dopo è probabile come accade in questi casi che possa muoversi con i propri uomini”. Sul futuro di Petrachi? “Petrachi – ha spiegato Biafora – ha altri due anni di contratto. Guadagna 1,2 annui e non credo che uno nel calcio lasci sul tavolo così facilmente come ho sentito dire una cifra del genere. In questo momento il sì prevale sul no, rispetto alla sua permanenza anche se la conferenza stampa di settimana scorsa qualche strascico se l’è portato dietro, riducendo le sue chance. Non dimentichiamo che lo ha scelto Franco Baldini, che dovrebbe uscire di scena con Pallotta. Se dovesse andare via anche i suoi fedelissimi potrebbero essere mandati via come succede ogni volta che una società passa di mano. Non mi sento in questo momento di dare una valutazione definitiva sul suo futuro alla Roma”. Che mercato sarà? “Con il cambio di proprietà – ha chiarito il giornalista romano – ovviamente dal punto di vista dell’immagine nessuno ama vendere dei big: difficilmente quest’anno si rispetterà il parametro del FFP, perchè servirebbero cessioni pesanti dal punto di vista economico. La Roma ha adottato una strada diversa rispetto a Inter e Juve. Si è sempre preferito evitare situazioni un po’ borderline. Non possiamo aspettarci il mercato dei botti, tipo Neymar o Mbappè, ma credo che nessuno voglia presentarsi in modo dimesso, lui viene dal mondo del cinema e credo che sappia come doversi rivolgere a una platea appassionata come quella romanista. Ma anche in questo caso non credo si possano fare già adesso valutazioni definitive. Gli è stato consigliato di iniziare a prendere contatto con il mondo romanista”.

Fonseca saldo in panchina

Fonseca al momento non si tocca, ma come per tutti gli allenatori i risultati ne determineranno il futuro: “Fonseca ha un altro anno di contratto più un’opzione per quello successivo, la sua posizione è considerata più che salda. Ma i risultati ovviamente saranno decisivi”. Neppure Biafora riesce a darsi una spiegazione del pessimo momento vissuto dalla squadra: “E’ difficile trovare un solo problema. Anch’io non sono riuscito a farmi un’idea precisa: non so se ci sia un problema di personalità, fisico, tattico. Oggi ha parlato Smalling in conferenza e gli ho chiesto se le notizie della possibile cessione potessero essere una distrazione per il gruppo. Lui è un ragazzo sincero e ha rispetto con schiettezza che non hanno subito questo cambio di società. E non ho motivo per non credergli. Credo infatti che dovrebbero essere ancora più determinati per dimostrare al nuovo proprietario di meritarsi la riconferma per il prossimo anno. Vediamo la partita di domani sera, che è un banco di prova importante. Non si può essere eliminati ai sedicesimi di finale, ma magari –  ha chiosato Biafora – assicurarsi il passaggio del turno potrebbe rilanciare la squadra per il finale di stagione”.

Filippo Biafora Friedkin Malpensa24