OJM, Flavio Vanetti: “interessante la scelta di Vertemati come nuovo coach”

Flavio Vanetti Corriere Basket

VARESE – Approfittando della (relativa) pausa post Eurolega, abbiamo sentito il giornalista varesino Flavio Vanetti, scrittore e penna di punta del Corriere della Sera per il basket e lo sport in generale, rientrato in Italia dopo la final four di Colonia.

I valori espressi il campionato

Milano ha strappato il primato nella stagione regolare per grazia ricevuta e per il covid che ha colpito Brindisi, ma ha comunque i valori giusti per arrivare fino in fondo. La Happy Casa è stata la grande sorpresa, con Frank Vitucci che si è confermato ottimo allenatore. La stagione della Virtus Bologna ha avuto un bel po’ di zone d’ombra, tra qualche sconfitta di troppo in campionato, la mancata qualificazione alla Eurolega, un rendimento altalenante e un atteggiamento un pochino arrogante. Sicuramente Milano-Virtus Bologna è la finale annunciata e forse attesa da tutti. Mi è piaciuta la Sassari del Poz, mentre Venezia ha un organico importante ed è reduce da stagioni di successo, probabilmente è però capitata nella parte sbagliata del tabellone playoff. A delusione eleggo soprattutto Brescia e in parte anche Trento”.

La final four di Eurolega vinta dall’Efes Pilsen

Milano è una squadra tutt’altro che perfetta, ma ha disputato una final four molto buona, andando ad un tiro dalla vittoria in semifinale contro il Barcellona. E’ forse mancata di cinismo e di un pizzico di esperienza nel momento decisivo. E è non poca cosa aver vinto la finalina con il Cska. Le lacune della squadra di Ettore Messina sono state spiegate dal Barcellona, che ha approfittato della scelta di non avere un centrone di ruolo quanto piuttosto Hines e mi chiedo se l’americano sia sufficiente per competere a certi livelli. La strada è comunque giusta per riprovarci l’anno prossimo. Adesso sento parlare di 4-5 giocatori da sostituire. Con un’altra girata di mestolo, partendo da una base consolidata, Milano potrà essere pronta per competere per vincere l’Eurolega”.

Il giudizio sul campionato della Openjobmetis Varese

 “E’ stato un campionato surreale, con belle prospettive nelle prime due giornate e anche in Supercoppa. L’inizio aveva illuso un po’ tutti. Poi c’è stata la bufera dell’esonero di Attilio Caja a scompaginare i piani. Sicuramente la società ha sbagliato la valutazione di rinnovare l’allenatore pavese con un contratto pluriennale. Rinunciare ad un tecnico esperto come Caja e deviare alcune scelte iniziali (in primis Scola nel ruolo di pivot) ha cambiato, e di molto, le carte in tavola. Per fortuna nel finale c’è stato il guizzo della disperazione, qualcosa è successo, fondamentale è stato l’inserimento di Beane e Egbunu, è arrivata la vittoria di Milano (tanto inattesa quanto prestigiosa e alla fine decisiva) e la Openjobmetis ha tagliato il traguardo della salvezza. Con un grande sospiro di sollievo dell’ambiente”.

La Openjobmetis del futuro

Rosario Rasizza ha indicato una strada ambiziosa nel triennio e la società ha disegnato un interessante percorso sugli italiani. Mi riferisco in primis a Ruzzier, che spero rimanga, ma che il mercato potrebbe indirizzare a Milano in cambio di Bortolani. Ma voglio anche citare De Nicolao, che è cresciuto e che mi sembra abbia la stessa personalità del fratello. Bisogna poi lavorare molto su Strautins, che è una pietra grezza e si dovrà recuperare De Vico, la grande vittima della gestione Bulleri. Per la componente degli stranieri, sarà fondamentale il budget a disposizione della società. Personalmente non mi incanta Beane e trovo che Douglas sia troppo discontinuo. Sul mercato si può trovare di meglio, a partire da un centro e un’ala forte da 20 punti a partita”.

La Openjobmetis tra Vertemati, Sacchetti e Scola

 “E’ molto importante aver coinvolto Luis Scola nella sua vita post agonistica e penso che possa essere un asset importante per lo sviluppo della società. Per quanto riguarda l’allenatore, la scelta di Sacchetti sarebbe stata emotivamente impattante su un ambiente che l’ha molto amato come uomo e come giocatore. Però Meo ha caratteristiche più da gestore che da costruttore e non so se abbia ancora la stessa energia di qualche anno fa. I dirigenti hanno invece puntato su Adriano Vertemati, che viene da una gavetta di grande qualità, in Italia e in Eurolega e che ha fatto grandi cose nella sua avventura a Treviglio proprio valorizzando i giovani. Trovo che sia una mossa interessante. Vertemati avrà tra le mani una squadra dal passato glorioso e, speriamo, dal futuro meno opaco del presente. E’ stata una scelta fortemente voluta da Andrea Conti, che credo abbia poi convinto anche Toto Bulgheroni. Sicuramente si tratta di una opzione forte dal punto di vista motivazionale e penso anche economico. Spiace molto per Meo Sacchetti, che poteva avere una chance, forse l’ultima, di allenare la squadra della sua città, ma ancora una volta la convergenza astrale ha voluto diversamente”.

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Flavio Vanetti Corriere Basket – MALPENSA24