Forza Italia in “fuga”, moderati in standby. Spunta la DC e il caso Busto arriva a Roma

BUSTO ARSIZIO – Una decisione definitiva ancora non è stata presa, ma l’idea di una corsa separata con Gigi Farioli candidato sindaco compie altri passi in avanti. La riunione di ieri sera tra Forza Italia e le forze moderate con cui da tempo si sta definendo il progetto di una lista allargata con più simboli è terminata di fatto cristallizzando le posizioni che si erano già delineate. Forza Italia, Cambiamo!, Popolo della Famiglia e – novità – la Democrazia Cristiana sono pronti ad aggregarsi con Italia Viva, Azione e +Europa per sperimentare un «laboratorio politico» di centro, come lo ha definito il renziano Ettore Rosato, alternativo alla sinistra e alla destra sovranista. Idee in Comune e Noi con l’Italia invece rimangono in standby, spingendo ancora per la trattativa con il centrodestra verso una ricomposizione dell’attuale coalizione di governo.

Lo scenario nell’area moderata

Da un lato c’è Forza Italia, che nonostante le resistenze interne e le critiche degli alleati, sotto la spinta del commissario ed ex sindaco Gigi Farioli ha messo sul tavolo la proposta di una corsa separata rispetto al centrodestra. Ipotesi accolta con favore da Cambiamo! e dal Popolo della Famiglia, ma anche – novità delle ultime ore – dalla Democrazia Cristiana dell’ex sottosegretario gallaratese Carlo Senaldi (che nella città dei Due Galli ha aderito al Centro Popolare di Donato Lozito) pronta ad aderire alla lista dell’area moderata. Dall’altro lato Noi con l’Italia e Idee in Comune, che pur condividendo il progetto della lista moderata attorno agli azzurri continuano a propendere per una ricomposizione con il centrodestra e quindi tengono aperta la porta della trattativa con la coalizione che sostiene il sindaco Emanuele Antonelli. Così la riunione di ieri sera, 15 luglio, si è conclusa con una “fumata grigia”: Forza Italia va avanti con il percorso tracciato, senza però chiudere le porte agli alleati più dubbiosi.

Il “caso Busto” a Roma

Nel frattempo il caso Busto è già approdato al tavolo politico nazionale. Portato all’attenzione di Maurizio Gasparri, responsabile nazionale degli enti locali di Forza Italia. La questione potrebbe quindi essere trattata ai massimi livelli della coalizione, anche se il centrodestra non vive giorni di grande armonia, dopo che è esploso il caso delle nomine nel Cda RAI, con il blitz di Lega e Forza Italia per assicurarsi due posti che ha provocato l’esclusione del candidato di Fratelli d’Italia. Arriverà un diktat dall’alto per una ricomposizione forzata della coalizione di centrodestra o andrà avanti il progetto moderato con Farioli candidato sindaco? La risposta nei prossimi giorni.

La scelta di Cambiamo!

Sulla posizione di Cambiamo! con Toti interviene il coordinatore provinciale Giuseppe Anselmo: «Gigi Farioli è un politico vero sempre tra la gente ed attuale. In un momento storico in cui la politica è volatile e spesso carente di contenuti, attorno alla sua figura carismatica si è unito un gruppo che sta cercando di riportare i valori popolari, riformisti e liberali nei partiti e nella politica, perché il centrodestra non prenda una deriva troppo di destra o troppo sovranista. Che questo gruppo, alle prossime elezioni, corra sostenendo l’attuale coalizione di centrodestra, nostra casa abituale, o preferisca correre da solo, è una scelta che spetterà ai coordinamenti cittadini, che vivono quotidianamente Busto Arsizio, e non può essere imposta certamente dall’alto. In quest’ottica, come “Cambiamo!”, non possiamo che appoggiare un gruppo che si unisca per i valori, non certo per bramosità individuali (ben più facili da soddisfare prendendo altre vie), per costruire un percorso che sia laboratorio di una nuova politica».

Coi moderati o col centrodestra? A Busto Forza Italia nel caos. Ma Farioli va avanti

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