GALLARATE – Forza Italia contro l’ospedale unico? Non è vero. La smentita arriva, «secca e inequivocabile», direttamente da Gigi Farioli, commissario cittadino degli azzurri, che corregge il tiro (per usare un eufemismo) rispetto all’intervento passato ai giornali dal consigliere comunale Calogero Ceraldi. Una presa di posizione critica nei confronti del nuovo polo ospedaliero e nei confronti dell’assessore regionale del suo stesso partito Giulio Gallera, che non è stata letta in aula, come inizialmente previsto, e che a questo punto è da derubricare come opinione personale dello stesso Ceraldi. «Credo che ci sia stata ancora una volta un’incomprensione più che una forma di contrapposizione» chiosa Farioli, chiudendo il caso a nome di Forza Italia Gallarate. Perché, se non c’è alcuno spazio per fraintendimenti sul favore degli azzurri gallaratesi al progetto del nuovo ospedale, è giusto che siano governate con risposte adeguate le istanze relative al mantenimento della qualità dei servizi attualmente garantiti al Sant’Antonio Abate e all’ascolto delle esigenze del territorio in merito all’accordo di programma.
La secca smentita
Le parole del commissario azzurro sono nette e non si prestano ad interpretazioni: «Non può che giungere più secca e inequivocabile la smentita all’avversione da parte di Forza Italia all’ambizioso progetto del polo ospedaliero di eccellenza di Malpensa, che fonda la sua prima, illuminata e lungimirante proposta nel 2006, quando congiuntamente le amministrazioni rette da Nicola Mucci a Gallarate e dal sottoscritto a Busto lanciarono proprio per la valorizzazione del socio-sanitario la necessità di creare un centro ospedaliero moderno e innovativo, che costituisse attrazione per le più alte eccellenze tecnico-scientifiche nel campo della cura dell’acuzie tra Varese e Legnano, già oggetto di precedenti investimenti».
«Sì ad una cabina di regia»
Un progetto, prosegue Gigi Farioli, che è stato «reso possibile grazie all’accorpamento (delle aziende ospedaliere di Busto e Gallarate, ndr) del 2014/2015 in seguito alla riforma della legge regionale, sostenuto con unanime azione dal basso delle amministrazioni locali, dei primari e dei professionisti locali, una classica esigenza dal basso. Altro è l’assoluta necessità che questo processo per assecondare una grande ambizione dal punto di vista dell’organizzazione sociosanitaria, avvenga con una cabina di regia, regionale e nazionale, che risponda alle esigenze del territorio e che porti ad un nuovo polo teso ad essere un’attrazione per professionisti e a generare un miglioramento dell’offerta pre, durante e post. Occorre garantire altrettanta attenzione alla gestione dell’oggi, che non può essere vista come preludio decadente di un domani possibilmente valorizzato».
Il riconoscimento a Gallera
Insomma, Forza Italia è, come lo è sempre stata, per il nuovo ospedale, senza che però questa prospettiva possa in alcun modo “oscurare” le esigenze di mantenere uno standard qualitativo di cura negli attuali ospedali. «È chiaro quindi – sottolinea Farioli – che le diverse e importanti sensibilità di consiglieri e altri circa la situazione degli ospedali di Gallarate e Busto di oggi non possono essere sottovalutate ma nemmeno trasformate in avversione ad un progetto ambizioso e condiviso, oggi come ieri, da Forza Italia e dalle forze politiche del centrodestra e non solo». Il commissario azzurro spezza una lancia anche per il forzista Giulio Gallera, finito nel mirino di Ceraldi: «L’impegno dell’assessore Gallera ad inserire questo progetto tra le priorità regionali non può essere misconosciuto, semmai accompagnato da una forte cabina regia sociosanitaria, urbanistica e infrastrutturale a livello locale. Ma questa è un’altra storia». Come dire, dopo le smentite c’è da mettersi al lavoro, positivamente, per far sì che l’opportunità del nuovo ospedale sia proficua anche per Gallarate.