Nuovo ospedale, la «contrarietà» di Forza Italia: difende Gallarate e attacca Gallera

GALLARATE – Il siluro di Forza Italia sull’ospedale unico di Busto-Gallarate: non in consiglio ma sui giornali. Gli azzurri gallaratesi ribadiscono la loro «forte contrarietà» all’accorpamento con Busto, fin dai tempi della creazione dell’ASST Valle Olona, smentiscono la Lega sul fatto che la scelta di Regione Lombardia di collocare il nuovo polo a Busto Arsizio sia legata alla disponibilità dell’area a titolo gratuito e attaccano l’assessore regionale al welfare (di Forza Italia) Giulio Gallera che, in soldoni, «dovrebbe difendere il Sant’Antonio Abate come fa con l’ospedale di Saronno».

Il mistero dell’intervento

Un intervento che in aula non è mai stato pronunciato, ma che mette nero su bianco il Forza Italia-pensiero sulla questione del nuovo ospedale unico. Firmato Calogero Ceraldi, il consigliere azzurro che già due mesi fa aveva alzato il tiro contro il nuovo polo di Beata Giuliana, ma diffuso a nome di Forza Italia Gallarate ai giornalisti presenti in consiglio comunale, dopo che il tentativo di mediazione sulla mozione per l’accordo di programma del nuovo ospedale era miseramente fallito, con la maggioranza compatta contro la proposta delle opposizioni. L’intervento parte da lontano, dalla cronistoria del progetto di accorpamento, che ha il suo passaggio decisivo nel momento in cui le due aziende ospedaliere di Gallarate e Busto si fondono nell’ASST Valle Olona. «Ma Gallarate avrebbe dovuto essere accorpata a Varese» sostengono i forzisti gallaratesi.

La questione dell’ospedale unico Gallarate-Busto Arsizio data da molto tempo, qualcosa di simile era già stato tentato quando era sindaco di Gallarate l’avvocato Angelo Greco, si era tentato di accorpare l’ospedale di Gallarate a quello di Busto e solo l’opposizione di un assessore regionale di Gallarate aveva fatto abbandonare l’idea. Da qui nasce nel 2013/2014 la nostra forte contrarietà sulle scelte degli accorpamenti che andavano studiati e pensati in maniera più approfondita.

Forza Italia ha sempre sostenuto che l’accorpamento Gallarate avrebbe dovuto farlo con Varese per diversi motivi: per la vicinanza all’aeroporto di Malpensa, per la conformazione territoriale, in quanto i paesi limitrofi, in mancanza di trasporto pubblico, hanno già difficoltà a raggiungere Gallarate, figuriamoci ad andare a Busto Arsizio. Altro aspetto da non tralasciare è la vicinanza che Busto Arsizio ha con l’ospedale di Legnano, con la Multimedica e con la Humanitas. Nel periodo degli accorpamenti, ci saremmo aspettati dal sindaco Guenzani e la giunta tutta, maggiore attenzione nei confronti degli accorpamenti che stavano avvenendo, sicuramente a parti inverse i Bustocchi non si sarebbero fatti soffiare l’Ospedale dai Gallaratesi.

Il nuovo ospedale

Sul tema dell’«ospedale unico», Ceraldi & C. si limitano a ricordare i vari passaggi del progetto, sottolineando la necessità di «smentire chi dice che tra i tanti motivi della scelta di Busto sia stata anche perché aveva il terreno gratuito». E in consiglio comunale è stato il capogruppo della Lega Stefano Deligios a ricordare questo aspetto.

Ospedale unico: l’opera è coperta da fondi statali e regionali, non è vincolata alla vendita delle aree attualmente occupate dalle due strutture ospedaliere, e secondo il direttore generale Porfido sarebbe meglio procedere scorporando l’accordo per il nuovo edificio da quelli per il destino dei due terreni. Roma ha stanziato 400 milioni, ma per l’esattezza ne mette in campo 370 più una quota fornita da Regione Lombardia, quest’ultima ha anche messo da parte un milione di euro per gli studi di fattibilità.

Dobbiamo smentire chi dice che tra i tanti motivi della scelta di Busto sia stata anche perché aveva il terreno gratuito.

La difesa del Sant’Antonio Abate

L’ultimo passaggio dell’intervento di Forza Italia Gallarate è dedicato alla situazione attuale del nosocomio di Gallarate, che «dovrà funzionare al meglio fino all’inaugurazione del nuovo ospedale». La cui realizzazione, per inciso, non viene messa in discussione dagli azzurri, al di là della loro rimarcata «contrarietà». Un appello contro il depauperamento del Sant’Antonio Abate, che si trasforma in fuoco amico nei confronti dell’assessore Gallera, anch’egli forzista, di cui si sottolinea «la grande attenzione che ha per l’ospedale di Saronno». Mentre non ne avrebbe abbastanza, questo il messaggio tra le righe, nei confronti di quello di Gallarate. Dove sarebbe a rischio il reparto di pediatria.

Concludiamo ribadendo quanto continuiamo a sostenere in tutte le sedi, che il nostro pensiero è rivolto solo ed unicamente alla funzionalità di tutti i reparti dell’ospedale di Gallarate, tutto dovrà funzionare al meglio fino all’inaugurazione del nuovo ospedale, e non come è già avvenuto con il reparto di urologia che è stato trasferito a Busto, come anche l’amministrazione. Fa male leggere sul giornale della grande attenzione che l’assessore Giulio Gallera ha per l’ospedale di Saronno, dove seppur ci siano meno di 500 nascite, non verrà chiuso il reparto di pediatria, cosa che invece in Gallarate esiste una probabilità di spostamento.

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