Gianni Bugno, una “bugia” per celebrare i 30 anni dall’impresa del Giro 1990

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di Pier Augusto Stagi

Vinse il Giro d’Italia indossando la maglia rosa dalla prima all’ultima tappa. Da Bari a Milano, dove quel Giro 1990 si concluse. Cose da Alfredo Binda ed Eddy Merckx, e in questo caso cose da Gianni Bugno, il terzo incomodo che trent’anni fa si accomodò nel salotto buono, quello riservato alle leggende.

È tutto vero, tutto documentato e documentabile, nessuna BUGIA, acronimo di BUgnoGIAnni, che da corridore è stato campione di stile e ora contribuirà a dare uno stile anche a chi il ciclismo lo pratica quotidianamente lanciando anche una personalissima linea di abbigliamento.

Ma come si dice in questi casi oltre alla maglia c’è di più. C’è la voglia di ricordare e celebrare il Giro 1990, con un gioiello, con una bicicletta numerata (saranno solo 90 esemplari, da 14.990 €), realizzate solo esclusivamente sulle misure antropometriche dei singoli clienti. «Ogni pezzo è unico ed esclusivo – spiega Alessio, figlio di Gianni, che di questo progetto è l’anima e che il papà, schivo e riservato come sempre, ha appoggiato in maniera incondizionata -. Saranno biciclette numerate e questi numeri di serie saranno riportati anche sul kit di abbigliamento tecnico, realizzato in pezzi unici con tessuto di altissima qualità, e consegnati con un attestato di autenticità firmati personalmente da papà».

Ma come saranno le biciclette? «Mi sembra una bella bicicletta – dice con il consueto pudore Bugno, il papà -. Sarà in titanio grezzo con finitura Glossy, ed un unico colore: il rosa». La componentistica di altissimo livello: il gruppo Shimano Dura-Ace Di2, elementi in carbonio tra cui le ruote, trattamento nanotecnologico, coperture Pirelli P ZERO Velo rosa in edizione limitata, fanno di BUGIA/ROSA un punto di riferimento nella fascia alta delle bici da strada.

Telai in carbonio, forcella, sella e manubrio in carbonio. Le biciclette saranno acquistabili solo on-line. Ogni pezzo sarà recapitato a casa in bellissime borse trasporto Sci-Con personalizzate, assieme al kit di abbigliamento.

«Questa idea è nata da Alessio. Da solo, seguendo qualche mio consiglio, ha voluto omaggiare me e il ciclismo tutto» ha spiegato Gianni prima di alzare il velo sulla sua bicicletta durante la presentazione svoltasi allo Studio Mainini e Associati di Magenta, in provincia di Milano.

In sala grandi nomi del ciclismo di oggi e di ieri con una menzione particolare per Ernesto Colnago che a 88 anni è venuto a Magenta per vedere la bicicletta di Gianni Bugno e ha seguito il progetto con la curiosità di un bambino che non si stanca mai di imparare.

Articolo a cura della redazione di Tuttobiciweb

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